I Mindaleth sono un fiore che rischia di appassire ancor prima di sbocciare, ancor prima che possa mostrarci lo stupendo caleidoscopio di emozioni che racchiude. Il gruppo, giunto nell’anno appena passato a questa seconda demo “Mandala”, ha iniziato ad avere seri problemi di formazione, ed al momento se lo scioglimento non è ancora ufficiale purtroppo poco ci manca. La perdita sarebbe gravissima, senza mezze misure i Mindaleth sono una delle band più promettenti dell’intera scena underground italiana e senza voler essere offensivo, i singoli gruppi nei quali i componenti sono ora divisi difficilmente riusciranno a creare la stessa magia di questo progetto. I Mindaleth sono di Roma ed il fatto che anche i Novembre siano di quelle parti non deve essere una cosa puramente casuale; nonostante le influenze siano ben celate dalla grande personalità nel songwriting, si sentono echi lontani della band dei fratelli Orlando e più intensamente quelli di gruppi come Opeth o Katatonia. Ma alla fine il modo che il gruppo ha di unire ad una solida base death metal le melodie delle correnti più malinconiche è unico. Le parti cantate in italiano concentrate in momenti ben precisi delle canzoni aggiungono tante emozioni in più ad una demo che racchiude qualità infinite. Non si può citare una sola traccia perché tutte sono eccellenti, non vi è mai un calo compositivo o emotivo, anzi vi troverete spesso a dover reggere parti, quelle cantate in italiano appunto, di un’intensità sorprendente… e forse per questo le canzoni che prima vi si stamperanno in testa saranno “In Evanescence” e la conclusiva “Dogma I” che colpisce anche per il suo dolcissimo inizio. Mandala è un lavoro che ha qualità che molto raramente si incontrano nella scena underground; anche registrazione, produzione ed esecuzione si attestano su livelli stratosferici. Le canzoni sono molto complesse e magari durante i primi ascolti vi ritroverete un po’ confusi di fronte alla lunghezza delle stesse e alla varietà di atmosfere che i romani creano, ma presto proprio queste atmosfere vi cattureranno, vi faranno prigionieri e rivolteranno la vostra anima mente i testi vi sottoporranno ad una profonda ricerca interiore a cui non potrete sfuggire. Le voci (anche femminili) a volte dolci a volte rabbiose o disperate sono la ciliegina sulla torta, così come lo è l’artwork e il booklet tutto: bello, affascinante e curatissimo. Una demo (ma sarebbe più rispettoso parlare di mcd!) di 5 tracce per più di 35 minuti di stupenda musica… quale migliore biglietto da visita!?. Se ancora c’è un barlume di speranza che questo gruppo non si sciolga mantenete accesa questa speranza e contattate la band che merita tutto l’entusiasmo possibile.