Eduar Hovinga, il leggendario primo cantante degli Elegy, ritorna alla grande con i Mother Of Sin e con il loro secondo disco “Absolution”, puro concentrato di tecnica e melodia!
Ecco la chiacchierata col singer olandese.
Ciao Eduard, benvenuto su heavy-metal.it! Vuoi introdurre la band ai nostri lettori?
I Mother Of Sin sono un trio formato da: Eduard Hovinga – chitarra, voce solista, backing vocals, tastiere. Gerry de Graaf – batteria, backing vocals e Peter Groen – Bass, tastiere e backing vocals.
Come mai sono passati cinque anni tra “Apathy” e “Absolution”?
Dopo la pubblicazione di “Apathy” abbiano iniziato a scrivere le canzoni per il seguente album. Il bassista e la seconda chitarra non si ritrovarono nel nuovo materiale, così lasciarono la band. Gerry e io eravamo determinati a continuare così abbiamo iniziato a cercare un nuovo bassista e questo ci ha portato via un po’ di tempo… Poi iniziammo a suonar dal vivo perché volevamo testare il nuovo materiale. Gerry ed io registrammo “Absolution” assieme dato che abbiamo sempre avuto la stessa visione musicale. Facemmo il lavoro senza perderci in cazzate.
Mi ha colpito il fatto che abbiate deciso di autoprodurvi e distribuire il vostro cd solo tramite il vostro sito. Come mai questa scelta? Non avete trovato un accordo soddisfacente per pubblicare la vostra musica?
Dopo le registrazioni, girammo il promo alle etichette. Alcune di loro erano abbastanza interessate ma ci dissero che il disco non avrebbe venduto in quanto la nostra proposta non è etichettabile. Ma noi non abbiamo intenzione di fare musica copiando altre band! ! Facciamo musica col cuore, non ci possono essere compromessi… Quindi abbiamo deciso di pubblicarci il disco da soli per vedere se qualcuno fosse interessato alla nostra musica. Beh, ora posso dirlo…la risposta è affermativa!
Pensate che internet sia un buon mezzo per far conoscere la vostra musica o temete che il download illegale possa danneggiare una band come i Mother Of Sin?
Entrambe le cose. Sicuramente una band come i Mother Of Sin ha l’opportunità di farsi conoscere via internet. È grandioso: stiamo vendendo album in tutto il mondo grazie a internet. Ma d’altro canto il download illegale della musica sta uccidendo le possibilità delle piccole band talentuose di avere un contratto discografico. Specialmente per la band che vogliono percorrere una strada poco battuta.
Per me “Absolution” è un gran bell’album. Avete ricevuto dei buoni responsi dalla critica e dalle recensioni?
Sì! Dopo tutto le reazioni sono state molto positive. Certo alcuni hanno scritto che siamo un po’ troppo complicati o che la produzione poteva venire meglio.. Ma queste sono cose che si sentono da sempre. L’album sta avendo il rispetto che speravamo potesse ottenere.
Ho visto che avete suonato alcuni concerti. Siete solo in tre sul palco, come fate a riprodurre i vostri brani? Usate delle basi registrate?
Ahh la scatola! Sì, quello è il quarto membro segreto sul palco! È un hard disc con registratore multi-traccia che è gestito dal nostro batterista. Riproduce le parti di tastiera che sono molto importanti e che non possiamo suonare live perché impegnati coi nostri strumenti principali. Peter suona anche le tastiere on stage. E suona il basso usando anche gli effetti della pedaliera con i suoi piedi! Quindi c’è molto da fare sul palco.
Pensate che sia fattibile per i Mother Of Sin suonare qualche data in Europa?
Abbiamo suonato in Germania e in Belgio. Quest’anno forse saremo headliners allo Spring Metal Madness Festival in Belgio.
Eduard, i Mother Of Sin mi ricordano molto i primi album degli Elegy… come mai a metà degli anni ‘90 hai lasciato la band?
Diedi tutto quello che potevo a quella band. Per otto anni andai su e giù per tutta l’Olanda ogni weekend.
Facemmo grandi cose ma arrivai al punto di averne abbastanza! Non ne volli più sapere. Fondai una mia band chiamata H2. Suonavamo solo strumentali! Ritrovai la gioia della musica con quella band.
Sei ancora in contatto con Henk vd Laars?
Non più. Non lo vedo né parlo con lui da moltissimi anni. Ho parlato con Martin (Helmantel, bassista degli Elegy, ndPerf)una volta. Era ad un concerto dei Mothe Of Sin e fu piacevole parlargli.
Dopo lo spilt con gli Elegy hai suonato con i Prime Time, band dallo stile hard rock. Come mai ora sei tornato a un sound più tecnico e progressivo?
I Prime Time nacquero come un progetto. Henrik (Poulsen, chitarrista dei Prime Time, ndPerf) mi chiese di cantare le parti vocali dell’album. Aveva provato anche un altro cantante ma la cosa non funzionò. Inizialmente mi impegnai solo in studio. Poi decidemmo di creare una vera band e pianificammo di fare altri due grandi album.
Ma in realtà volevo avere una mia propria band. Sono prima di tutto un chitarrista e poi, secondariamente, un cantante! È sempre stato così. Quindi come musicista sono sempre stato avvezzo a musica molto tecnica. Con “Absolution” ho cercato di renderla meno complicata. Credo di esserci riuscito solo in parte! Haha! Ma è l’album che volevo fare. È un album dei Mother Of Sin, pieno di umori e stili diversi nelle canzoni.
Credo che la maggior parte della gente ti conosca principalmente come cantante ma tu sei anche un superbo chitarrista! Quando hai iniziato a suonare la chitarra? Quali sono le tue influenze?
Ho iniziato a suonare la chitarra quando avevo quattro anni. Non ho mai preso una lezione, ho imparato ogni cosa sentendo la musica e muovendo il mio culo. Quando ero giovane sentivo i Beatles ed ero in grado di suonare molte della loro canzoni. Poi scoprii il rock e il metal e fui travolto dall’energia e dalle possibilità di questo genere. Quindi iniziai a lavorare con dei solo di Vanderberg e con la tecnica strumentale di Yngwie Malmsteen. Poi ascoltai Marty Friedman mi scoraggiai… I Cacophony con Marty e Jason (Becker, ndPerf) sono sempre grandiosi! Ma amo anche il jazz… Amo tutta la musica che viene dal cuore! Adoro le grandi melodie.
Termina pure l’intervista come preferisci
Spero che abbiate il tempo di scoprire i Mother of Sin. Siamo una band che porta la musica dentro la nostra anima. È per questo che nessun album dei Mother Of Sin suona uguale all’altro. Aprite i vostri cuori e speriamo un giorno di poter suonare per voi dal vivo!
Grazie molte!