Dopo alcuni cambi di line up e un ep (‘Through The Paths Of Insanity’) targato 2007, i romani Motherstone registrano il proprio album di debutto sotto la supervisione di Cristian Ice e dei suoi Temple Of Noise. ‘Biolence’ è un concept album che prende in prestito dalla cronaca nera italiana alcune delle storie più esemplificative sul tema, indagando la personalità omicida e serial killer di personaggi oramai famosi e noti a tutti. Tredici brani, dunque, legati tra loro da un filo conduttore perverso e che musicalmente parlando si assestano attorno a un metal moderno con forti richiami thrash. È questa dunque la formula sonora dei Motherstone, una compagine che utilizza vari registri vocali (growls, clean), due cantanti e si cimenta con un songwriting personale e ricco di elementi e spunti interessanti. ‘Someone Sitting By You’, ‘Russian Roulette’ e ‘I Am The Alpha And The Omega’ sono forse i brani che meglio rappresentano quanto proposto dai nostri, forti di soluzioni pesanti, dinamiche e melodiche al contempo: qui tutto funziona a meraviglia e i refrain di Vale si stagliano con efficacia su linee musicali veramente coinvolgenti e ispirate. Altre volte, invece, i romani non riescono ripetersi e brani come ‘300 Days To Consciousness’ lasciano un po’ il tempo che trovano, impoverendo tra l’altro la riuscita finale del prodotto. I riferimenti alla scena thrash (Pantera e influenze Bay Area su tutti) sono continui e sempre graditi, anche se poi il discorso musicale dei Motherstone si fa più vario e soprattutto dinamico, in una sorta di moderno heavy metal in tinta aggressiva. ‘Biolence’ si distingue dunque dalla massa delle produzioni contemporanee per una personalità considerevole e per delle intuizioni davvero niente male. L’unico rammarico è che il lavoro sia un po’ altalenante a livello qualitativo, ma siamo al primo disco in studio e le potenzialità evidenziate non possono che garantire ai Motherstone un ottimo futuro…