I Motherwhig sono una giovane band Heavy Metal della capitale nati come band liceale ed è caratterizzata da un sound aggressivo di puro metallo pesante. Si riscontra uno studio dell’Heavy tradizionale e di una forte impronta Thrash metal, conferita dalla conoscenza dei grandi gruppi della distruzione del panorama musicale internazionale. Il nome Motherwhig viene scelto quasi per caso dalla traduzione volutamente sbagliata di “madre parrucca”, una delle tante malignità rivolte a gran voce ad un tristemente celebre artista romano. Nel corso degli anni la band ha cercato una line up stabile in modo da porre le basi per incidere un elaborato audio; l’affiatamento necessario tra i componenti e la formazione ideale si ebbe nel 2009, quando i Motherwhig pubblicarono il loro primo demo completamente autoprodotto, contenente tre tracce: “The Black and White Empire Death March”,”Fearless” e “Enter the Motherwhig”. La copertina del lavoro è una maschera antigas nera su sfondo bianco, che in parte ricorda la maschera utilizzata parecchie volte dal gruppo Thrash Metal tedesco Sodom. Nel primo brano del demo si riscontra per quasi tutta l’intera durata, una forte presenza Thrash conferita principalmente dai riff delle chitarre e in alcuni casi dalla batteria che, nonostante la tecnica strumentale, manca di incisività rilevante. La poca aggressività del pezzo e la mancanza di cambi di ritmo poco rilevanti viene però compensata da due ottimi assoli di chitarra e da considerevoli acuti di voce tra cui spicca quello a conclusione del brano. In questa traccia forte è l’influenza dei Metallica e di numerose altre band, peccato per il basso che non è facilmente distinguibile dagli altri strumenti all’interno del brano. “Fearless” presenta un ottimo intro di basso di grande impatto musicale che compensa la presenza trasparente avuta nella traccia precedente; qui si fa sentire in maniera rilevante e aggressiva in numerosi frangenti. La batteria non è da trascurare, rinvigorita di forza e distruttività pone la giusta piattaforma per un ottima performance musicale dando ritmo e organicità. Si riscontra inoltre un buon ritornello che riesce a coinvolgere l’ascoltatore e una non trascurabile tecnica musicale che conferiscono al pezzo una buona sonorità, anche se in parte penalizzata dal soundwriting. “Enter the Motherwhig” presenta riff di chitarra ritmica particolarmente orecchiabili, la chitarra solita si fa sentire per velocità e tecnica e in alcuni casi viene forse troppo valorizzata mettendo in ombra un rinato basso e batteria di grande potenziale.
Tirando giù le somme posso affermare che si tratta di un considerevole demo di debutto, anche se sottolineo che la mia recensione si basa su solamente tre tracce musicali. La promozione del demo con una adeguata attività dal vivo è ora l’obbiettivo principale e prima preoccupazione di questa band emergente di giovani Metalheads dal sound apprezzabile che sono sicuro riusciranno a dar molto in sede live.