Arrivano al primo lavoro su lunga distanza questi quattro ragazzi polacchi, giunti sotto l’ala protettrice della Mystic Production e oggi in giro per l’Europa a proporre questo loro primo album.
Un album che potremmo definire alternative, ma con tratti modern metal, tratti rock e tratti addirittura street metal american style. Un mix potenzialmente esplosivo, anche se forse l’epoca d’oro per questo tipo di musica è passato da qualche anno.
I nostri ci danno dentro, ma quello che ne esce è un album discreto e niente più, bello e interessante a tratti, ma in fin dei conti ripetitivo e molto, troppo simile a lavori già pubblicati da ben più blasonati gruppi (Fall Out Boy su tutti), con song nate e plasmate attorno ad un riff che viene poi ripetuto all’inverosimile, modificato, distorto ma pur sempre quello, con l’immancabile ballatona lenta (“I Can Hold”) e con song in fin dei conti valide ma che dopo pochi ascolti stufano.
Un peccato perchè il prodotto in sè gode di una buona produzione, e l’opera della Mystic è stata decisamente importante in fase di promozione, ma in definitiva un album che potrebbe attirare solo i veri fans del genere, che ultimamente, in periodi di vacche magre, potrebbero trovare in questi ragazzi un modo per ingannare l’attesa dei nuovi lavori dei paladini del genere, dai Rage Against The Machine ai già citati Fall Out Boy.