Mi ritrovo per la seconda volta a recensire un gruppo italiano per cui nutro una profonda e spassionata stima, i Murderdog che, dopo l’ottimo God Red Rum, torna a far parlare di sé con il promo che precede la nuova release prevista per il prossimo anno.
Concluso il capitolo Dracma Records, la pubblicazione del lavoro è spettato alla neonata Vicious One Records, piccola casa discografica messa su nel 2008 con zelo e passione dal musicista genovese Carlo Roattino.
Il promo è costituito da tre brani la cui intricata struttura è testimonianza di un miglioramento stilistico e di una netta maturità compositiva: il sound, infatti, appare più definito, proteso verso il death ma sempre pingue di abbondanti influenze. Lo stile diventa così più armonico e riflessivo, donando alla band una maggiore versatilità. Fraseggi, arpeggi, mitragliate di doppia cassa concorrono a creare l’atmosfera malata che sarà il muro di gomma delle vostre svariate sensazioni. Inoltre, l’arrivo di Josh, con la sua versatile espressività, non fa per nulla rimpiangere le acclamate doti canore di Ale Gorta.
Sintesi egregia è la traccia Six Feet Under, la cui lunghezza racchiude tutto ciò che di più caro sta alla band genovese: l’attitudine hardcore si fonde con melodie decadenti, creando una sottile linea di congiunzione tra impronta americana e influssi scandinavi. Ogni elemento s’intreccia con l’altro in un modo così personale da far risultare la musica ancora più viva.
L’intento che spinge il progetto Murderdog è robusto; la loro infinita passione si traduce in un entusiasmo capace di penetrare all’interno di ognuno di noi.
Ancora una volta sono stata colpita positivamente, e mi fermo qui, in attesa di una conferma certa!