L’arduo compito di descrivere quanto più fedelmente possibile, attraverso il solo uso del verbo, le “sembianze” e la qualità di un disco, si complica quando ci si trova ad avere a che fare con esemplari come “The Rising Tide Of Oblivion”. La buona qualità che caratterizza ogni singola track, l’impeccabile esecuzione delle stesse e tutti i vantaggi che tali pregi comportano sono, infatti, spesso e voltentieri rotte da un’eccessiva carenza di originalità che facilmente può far cadere in un giudizio confusionario e contraddittorio.
Come accade spesso per un artista al debutto, anche per i Neaera, il cui singolare monicker è ispirato ad un personaggio della mitologia greca, è difficile scollarsi di dosso influenze pesanti come macigni. I fantasmi di mostri sacri come At The Gates ed Heaven Shall Burn aleggiano per tutta la durata di un disco che, nonostante ciò, non smette mai di colpire per le qualità già citate e scorre liscio come l’olio dal primo all’ultimo secondo. La struttura dei brani è semplice ma offre non poche sorprese con i riff delle twin guitars che, pur dando spesso un senso di deja vu, hanno l’abilità di spaziare offrendo un sound variegato e di facile ascolto. Già con l’opener “The World Devourers” non esitano a colpire l’ascoltatore le ottime qualità del singer Benny Hilleke risultante un perfetto connubio tra le graffianti vocals del primo Fridèn e l’espressività del grande Lindberg, riuscendo inoltre a dimostrare una grande versatilità con interventi in clean vocals (molto rari a dire la verità) e vocalizzi più gutturali.
In definitiva si può guardare senza dubbio a “The Rising Tide Of Oblivion” come un episodio positivo che manifesta le evidenti qualità dei Neaera che, con un songwriting piuttosto maturo per una band al debutto, riescono a conferire al proprio prodotto un suono potente e scorrevole. Purtroppo le cicatrici inferte da influenze troppo forti ci sono e si sentono ed, inattesa che il tempo le guarisca, non è ancora il caso di dare giudizi definitivi sui giovani tedeschi che, se riusciranno a riversare le proprie evidenti capacità in uno stile più personale, faranno certamente parlare di sè in futuro.