Un emozionante viaggio nel tempo. E’ questa la sensazione dettata da “20 Years Of Noise” subito dopo aver consumato i primissimi ascolti. Dal lontano 1985 Peso e compagni ne hanno fatta di strada, e dopo ben vent’anni di gloriosa carriera decidono di allietare i propri fan, ma anche e soprattutto di onorare se stessi, con questo best of che ha l’obiettivo di compiere una carrellata del meglio che la formazione genovese è riuscita a produrre in due decadi di attività.
Sin da quando hanno cominciato a muovere i loro primi passi nell’underground i Necrodeath sono stati una delle band che più hanno saputo esportare il metal italico in giro per il mondo e, nonostante non sempre abbiano raccolto i consensi meritati, hanno sempre rappresentato un esempio di professionalità e coerenza andando avanti per la propria strada a testa alta. In questa release celebrativa gli oltre settanta minuti di frenetico thrash coadiuvati dalle numerose immagini presenti all’interno del booklet sono una perfetta fotografia del suddetto spirito e forniscono un’idea di tutto ciò che gira attorno al nome Necrodeath.
Per stessa ammissione di Peso, infatti, la scelta delle song è stata effettuata su quelle che più nel corso degli anni hanno avuto spazio in sede live, andando dunque a pescare tra i brani che sono stati maggiormente a contatto con il pubblico. E’ emozionante ascoltare ed osservare l’evoluzione di una band, ormai monumentale, dal primo grezzissimo demo “The Shining Pentagram” fino ad arrivare all’ultimo più ‘artificiale’ “Tone(s) Of Hate”. Le mutazioni stilistiche del gruppo, insieme con gli avvicendamenti in line-up che le hanno caratterizzate, sono fedelmente ripercorse da un tracklist a tratti nostalgica. Vengono, infatti, in successione riproposti i suoni marci ed ovattati del thrash non originale ma già consapevolmente ed intelligentemente aggressivo di “Infernal Decay”, le dirette ed intricate linee strumentali evocate da “Metempsychosis”, l’inasprimento delle vocals nell’anno della rinascita con l’ingresso nella band di Flegias celebrati dalla stupenda “Hate And Scorn”, l’impatto più ragionato ma non per questo meno efficace delle moderne “Red As Blood” e “Perseverance Pays”. Come ciliegina sulla torta, a concludere la suggestiva carrellata, arrivano la cover di “Black Sabbath” ed i brani tratti dall’MC “The Shining Pentagram”.
I veri fan della band avranno già deciso di fare proprio quanto prima possibile questo succulento lavoro; per tutti gli altri amanti del thrash nella sua accezione più estrema e brutale “20 Years Of Noise” si potrà rivelare un’ottima iniziazione al culto di un nome da sempre emblema di perizia e classe commutate in violenza sonora.