Neil Zaza è un chitarrista statunitense con una carriera solista attiva da una ventina d’anni e con parecchie pubblicazioni alle spalle tra album e live. Quest’anno arriva quindi il suo undicesimo disco in studio, contando anche quelli pubblicati a nome ZAZA ed ancora una volta si tratta di un lavoro strumentale in cui è naturalmente la chitarra a far da padrone.
Va detto che l’ispirazione al buon Neil non manca affatto, visto che riesce ad inanellare un lavoro composto da una dozzina di brani estremamente ispirati e con un ventaglio d’influenze che va dal rock(Baroque Sky) al blues fino al metal neoclassico((Go!)) passando per momenti quasi pop o AOR (To The Moon And Back).
Se a questo aggiungete anche due bonus track come Take On Me degli A-ha e Message In A Bottle dei Police riviste in versione strumentale, allora avrete un disco che merita almeno un ascolto in quanto portatore di una buona dose di divertimento da parte dei musicisti coinvolti. Oltre a questo importantissimo fattore, si tratta anche di un lavoro che, pur mettendo in risalto la chitarra come strumento, non ne fa mai un utilizzo fine a sé stesso e, di conseguenza, risulta piacevole anche a chi non si considera un maniaco della sei corde.
Insomma, un album, quello di Neil Zaza, da prendere a metà tra il serio ed il faceto e proprio per questo affascinante per la giusta dose di tecnica miscelata ad un’attitudine sbarazzina e talvolta scanzonata. Alla fine è un disco che convince appieno.