Buon demo quello dei Neither, che si distinguono soprattutto per la assai lodevole scelta di suonare thrash senza sforare nel caos e nella confusione gratuita spesso mascherata dalla parola “estremo”. I quattro pezzi del demo sono infatti, pur fra momenti più e meno riusciti, sempre melodici e piuttosto focalizzati: fin dalla prima “Rejection” si capisce che ai nostri piace “suonare chiaro”, con tempi ben scanditi, suoni pieni ed un riffing che non si preoccupa tanto di distruggere le orecchie dell’ascoltatore quanto piuttosto di costruire e reggere la melodia del pezzo. Le influenze della band sono da ricercarsi soprattutto nel thrash americano anni ’80, dai Metallica fino ai Sacred Reich più cadenzati ed a certi Vio-Lence, con sporadiche e tutto sommato ininfluenti eco del sound primi anni ’90. “Hell Can’t Wait”, che mi ha ricordato vagamente gli ultimi Defiance, è croce e delizia del demo, presentandosi infatti come il brano più lungo ed ambizioso ma non raggiungendo del tutto il suo obiettivo. Molto belli i numerosi cambi di atmosfera, specialmente il break a 3:18 ed il successivo prosieguo strumentale: meno convincente al contrario la parte vocale, che necessita di qualche aggiustamento per risultare meno “indigesta”. Ad ogni modo, il brano che più promette ed intriga. Concludono la veloce e scorrevole, pur se non particolarmente memorabile, “Winding on a Reel”, e la decisamente più interessante “Elusive Will”, dove i quattro ragazzi di L’Aquila riassumono con discreti risultati gli aspetti migliori del loro sound. Come note sparse, ho apprezzato le backing vocals ben calibrate di Giovanni, così come la produzione amatoriale ma adatta alla proposta e l’artwork ben curato. Spero a questo punto di sentire presto del nuovo materiale di questi ragazzi, sia perché il demo lascia intravedere delle potenzialità, sia perché purtroppo non sono molte le nuove band a suonare thrash senza perdere troppo di vista la melodia. In bocca al lupo.