Neospastics - Plasticlove - Heavy-Metal.it

La ricetta di oggi e’: prendete Marilyn Manson, il glam settantiano, certa new wave ottantiana e un po’ di pop, miscelate il tutto e avrete ottenuto i Neospastics. “Plasticlove” e’ il disco di debutto di questi ragazzi e contiene davvero parecchie cose, purtroppo non tutte riuscite (in ogni caso le fonti di ispirazione vanno ricercate nei nomi fatti prima)…
Il cd contiene brani assolutamente piacevoli come “XXX For President”, pezzo spensierato ed accattivante da ascoltare senza pretese, una composizione adattissima a distrarre e divertire. Discorso simile per “Here From Mars”, altra canzone molto catchy e diretta, energica e “leggera”, cosi’ come anche l’opener “Songs For Assholes”, brano fintamente “scazzato” e molto carino.
Peccato che gli stessi risultati non siano raggiunti dalle canzoni piu’ lunghe e piu’ pretenziose (si cerca una maggiore atmosfericita’ e si rallentano i tempi, ma cosi’ scema anche il piacere dell’ascoltatore…), come “Love Behind The Sky”, che fa un po’ “love metal” e annoia, o “Dance Another Day”, per la quale si puo’ fare un discorso simile (di questo brano e’ presente anche un remix curato da Tilo Wolff dei Lacrimosa, come ci si puo’ aspettare il brano e’ stato addizionato con elettronica da dance floor, ma il risultato non convince molto)… Si collocano a meta’ strada, ma piu’ sul versante “carino”, pezzi come “Leave Me” o “Bubblegum Reality”, che pur non essendo nulla di incredibile si fanno ascoltare con piacere (anche se non so per quanto questa “gustosita'” del disco potrebbe durare).

Ah, buona anche la produzione, adatta al tipo di musica proposta e un po’ strana. Che altro dire? Il disco in sostanza e’ piacevole e si lascia ascoltare, i Neospastics dimostrano di avere delle idee, ma allo stesso tempo anche di aver bisogno di focalizzare meglio la materia musicale (e secondo me dovrebbero proseguire lungo la strada dei pezzi piu’ “allegri e finto scazzati”)… Vediamo cosa ci aspetta in futuro, nel frattempo qualche ascolto, ma giusto qualcuno, a questo “Plasticlove” lo do’ con piacere…