Il gruppo dei Nicta si forma nel “lontanissimo” Dicembre del 2001 dalle ceneri dei Moksa a cui sono seguiti dei cambi di formazione. Con quella attuale realizzano un primo demo registrato nel Maggio 2002, quindi a soli cinque mesi dalla formazione e dopo questo brevissimo tempo sono riusciti a pubblicare il presente demo con quattro brani assolutamente validi e supportati da una registrazione e un missaggio assolutamente professionali, anche se in qualche momento le chitarre hanno un suono non proprio perfetto, in particolare nel brano di apertura “Enuma Elish”. I cinque ragazzi di Rovigo ci presentano quindi un demo con quattro brani di puro power metal sinfonico. Mmmmm no. Assolutamente no. Dicimo più precisamente non puro ma fortemente contaminato. Infatti alla tipica struttura di un brano power vengono aggiunte delle insistenti orchestrazioni molto sinfoniche in alcuni momenti e più marcatamente black in altri. Il power proposto da questi rovigiani rifà abbastanza il verso al power dei “Bambini di Bodom” in “Divine Deception” in cui l’ottimo cantante Fabio Valentini passa dal pulito allo scream in scioltezza e senza mostrare la benchè minima forzatura. L’esempio più significativo della varietà del power proposto è senza ombra di dubbio la conclusiva “The Darkest Inner Shadow” in cui si può trovare proprio di tutto: dal power/thrash, per la struttura dei riff di chitarra, al crossover per l’uso di alcuni effetti nell’utilizzo della voce, al black per come vengono utilizzate le tastiere e l’uso dello scream. Un mix esplosivo che non darà pace alle vostre povere orecchie. C’è tanta carne al fuoco, forse troppa. Chissà. Stà di fatto che il tutto è molto efficace e imprevedibile: un caotico miscuglio di generi che vengono ottimamente legati tra loro. I Nicta nonostante siano una giovanissima band, dai brani di questo demo sembra più una band con svariati anni di gavetta e decine di album alle spalle. Una graditissima sorpresa. Non pensavo che in Italia avessimo un gruppo dalle simili capacità e così versatile nell’utilizzo di diversi sottogeneri musicali del metal. Da tenere d’occhio.