Titolo: Parola di Lemmy
Autore: Harry Shaw
Editore: Tsunami
Credo che sia il personaggio per il quale serva di meno qualunque tipo di presentazione. Stiamo parlando di una persona, o rockstar, o semplicemente un attempato capellone, che ne bene e nel male nel corso degli ultimi (quasi) cinquant’anni ha contribuito a scrivere alcune delle pagine più importanti della musica rock tutta. Un uomo che vive di eccessi, che forse è l’eccesso fatto persona, che vive della sua musica ed incarna la perfetta immagine della vera e propria rockstar. Signori e signore ecco a voi mr. Ian Kilmister, o meglio, come tutti lo conoscono, Lemmy! Ovvero il papà dei Motorhead, del quale è cantante e bassista, con un passato negli Hawkwind e in alcune band locali della scena inglese degli anni 60. Questo che ho per le mani è un libro che va a raccogliere semplicemente le parole di questo grandissimo ed importantissimo animale da palcoscenico, andando a ripercorrere, capitolo per capitolo, le fasi più importanti della sua carriera. Una simile raccolta non poteva chiamarsi altro che “Parola di Lemmy”. Nessuna voce di contorno, solo le sue parole, spezzoni di interviste raccolte nel corso della sua storia e raggruppate insieme secondo le diverse epoche della sua carriera musicale. E’ interessantissimo conoscere dagli interventi dello stesso protagonista alcune delle vicende più esilaranti della storia di una band fondamentale. In questo modo si va diretti al punto, senza dover girare attorno a degli eventi che per essere compresi al meglio, forse sarebbe stato addirittura opportuno viverli di persona, anche se forse nessuno avrebbe potuto resistere ad un tenore di vita cosi “estremo” come quello a cui si è sottoposto il nostro caro Lemmy. Un plauso particolare va anche alla nuova casa editrice Tsunami Edizioni, che continua a specializzarsi su uscite molto interessanti in campo metal, tra cui anche il già recensito libro biografico sugli Slayer.
Ora, di sicuro fin qui potrei dire di essere completamente soddisfatto di un prodotto di questo tipo, non se ne può certo parlare male. Ma credo anche che siano in molti coloro che hanno sentito parlare di “La Sottile Linea Bianca”. Questo altro prodotto non è altro che una completa ed esauriente autobiografia che lo stesso Lemmy ha scritto a quattro mani con la giornalista Janiss Garza. Libro che il sottoscritto, ad esempio, ha già letto tre volte, ed è una vera e propria bibbia per ogni fan del rocker inglese, da avere assolutamente per conoscere ogni minimo retroscena sulla sua vita.
Mi sento quindi obbligato di consigliarvi, se volete addentrarvi nel mondo dei Motorhead e del loro creatore, il secondo prodotto, molto più esauriente di “Parola di Lemmy”. Molto interessante, per carità, non si può negarlo, ma forse un po’ troppo confusionario, con dichiarazioni anche di epoche diverse che, pur trattando lo stesso argomento, sarebbe stato meglio se fossero state messe in ordine cronologico. Meglio un racconto in prima persona, sicuramente più coinvolgente ed esauriente.
Concludo semplicemente con un invito a procurarsi almeno una delle due pubblicazioni, credo che davvero poche rockstar possano vantarsi di aver trascorso un vita così ai limiti del “reale”. Gli aneddoti sono molti, le curiosità si sprecano, insomma, per chi ama il metal, il rock, il punk, ma forse anche la musica in generale, credo sia importante ed interessante approfondire la conoscenza di un vero e proprio eroe dell’ultimo mezzo secolo. Magari accompagnando la lettura con l’ascolto random della discografia dei Motorhead…