Non mancano l’appuntamento cruciale con il terzo album in studio gli americani Pharaoh, noti alle cronache per ospitare in line up il singer dell’unico (e fenomenale) episodio targato Control Denied, ‘The Fragile Art Of Existence’. Una parentesi promozionale importante che ha giovato sia al bravissimo Tim Aymar che all’intera compagine al completo, comunque sempre autrice di album interessanti e decisamente classici nei rimandi.

Quello che propongono i Pharaoh è infatti un heavy metal di stampo americano basato essenzialmente sull’enorme lavoro del chitarrista Matt Johnsen, il quale infarcisce ogni singolo episodio di fiumi e fiumi di note: l’ossatura dei brani è interamente sorretta da fraseggi e riff mai scontati, registrati dall’axe man nella doppia veste di chitarrista ritmico e solista. Da qui si sviluppa gran parte del prodotto ‘Be Gone’, mentre il tutto viene poi capitalizzato dal fenomenale Tim Aymar e dalla sua inconfondibile potenza vocale. Quando il meccanismo funziona a meraviglia i Pharaoh sfornano episodi di rara bellezza come ‘Speak To Me’, ‘Dark New Life’ e ‘Buried At Sea’, che continuano a stare stretti a una compagine comunque ancora poco conosciuta in ambito planetario. Le potenzialità e le qualità tecnico/compositive di base ci sono tutte ma anche in questo terzo lavoro in studio, però, gli americani commettono qualche piccola leggerezza di fondo come già con i precedenti ‘After The Fire’ e ‘The Longest Night’. Anche ‘Be Gone’, dunque, nasconde al suo interno i geni della perfezione ma non riesce a far quadrare il cerchio per l’intera durata del prodotto. Rispetto al passato si avverte comunque un’impronta più matura e risoluta in fase di composizione e questo, ovviamente, è un merito che non può essere negato ai Pharaoh.

Quello che ancora manca alla compagine americana è un album perfetto e inattaccabile, dove tecnica, fantasia e personalità si staglino su tutte le composizioni senza soluzione di continuità. Quel momento, comunque, sembra sempre più vicino…

Ps: Mark Reale dei seminali Riot impreziosisce il solo di ‘Dark New Life’.

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