Dei Plan E avevo già sentito il precedente “Best Kept Secret” e non mi era piaciuto, ora ho sottomano questo nuovo “Bassonova” e devo dire che non mi ha portato a cambiare la mia idea sulla band. Come si può intuire dal titolo in questo cd sono ben presenti i bassi (il booklet nella sezione riservata ai musicisti ne riporta ben 3, a discapito delle chitarre, che non sono presenti) così come i richiami alla musica latinoamericana, ma va detto che alla miscela vanno aggiunte anche una certa dose di influenze new wave (la voce, per esempio, deve molto ai The Sisters Of Mercy) nonchè la fascinazione per la psichedelia. Ora, sarà anche che generalmente non apprezzo la musica latinoamericana (ma i bassi e la new wave sì), tuttavia sono stato abbastanza annoiato da questi 10 pezzi, nemmeno uno è riuscito a stamparsi nella mia mente, anche se devo dire che la seconda parte del cd mi è sembrata migliore della prima (la musica infatti diventa più rockeggiante – o più atmosferica, come nell’ultimo pezzo, dal feeling quasi tribale – e meno legata a quelle venature latinoamericane che non apprezzo). In ogni caso se dovessi parlare di un brano in particolare non saprei quale citare, forse il conclusivo “City in the garden” si fa notare più del resto del cd, ma non è comunque nulla di trascendentale, il che la dice lunga su quanto “Bassonova” mi abbia colpito…
Insomma, come avrete capito questo cd non mi è piaciuto, tuttavia se volete farvi un’idea sui Plan E vi segnalo che sul loro sito è disponibile “10 Years On Autopilot”, un album interamente scaricabile realizzato per festeggiare il decimo anniversario della band (ascoltandolo potrete decidere da soli se questi ragazzi fanno per voi o meno, il che non è mai male).