Attiva dal lontano 1993 la formazione belga dei Prejudice e questo “Dominion of Chaos” è il loro terzo lavoro.
Riff intricatissimi, dissonanze, stop ‘n’go fanno da padroni in questo disco, e la vera peculiarità sta proprio nel modo in cui i nostri riescono in modo naturale a dominare il caos musicale, creandolo e riadattandolo (con facilità disarmante) per renderlo “commestibile” al nostro udito . Niente di originalissimo, si rifanno chiaramente a Cryptopsy, Gorguts, Suffocation, Morbid Angel e compagnia bella (alla scena americana quindi) con accenni thrash qua e la. Nonostante ciò la proposta risulta ben gradevole anche se purtroppo, come spesso accade in questo genere musicale, difficilmente assimilabile per l’ascoltatore meno avvezzo a certe sonorità.
Energia, devastazione e una forza d’impatto inaudita fuoriescono dai solchi di questo disco, è come ascoltare un unico brano lungo, intricato e dalle dimensioni pachidermiche. Solo 7 brani per circa 30 minuti di musica se escludiamo un breve interludio strumentale ma, a mio parere, ringrazierete questa scelta perchè ascoltare un disco del genere di durata maggiore provocherebbe seri danni alla vostra salute mentale!
“Dominion of Chaos” è un enorme monolite, è un continuo sfoggio di tecnica (acquisita con anni e anni di esperienza) a partire dall’iniziale “Suffer”, il vero biglietto da visita dei Prejudice. Il batterista è quasi disumano, i due chitarristi costruiscono riff complicatissimi che si incastonano fra di loro e il cantante adatto alla situazione, ma forse un pò troppo monocorde. I cambi di tempo sono all’ordine del giorno, la melodia è presente solo durante le brevi e sporadiche incursioni soliste dei chitarristi, insomma …. trovare un solo attimo per prender fiato è un impresa ardua e sensa senso!
Un acquisto consigliabile solo per chi apprezza questo genere, altrimenti da lasciar perdere senza mezzi termini.