I Pride Of Lions si confermano, con questo “The Roaring Of Dreams”, uno dei migliori gruppi del settore aor. Il terzo capitolo di una discografia ineccepibile, che manifesta quanto la band abbia imparato dal passato (Jim ha cofondato i Survivor) e come il trend qualitativo dei precedenti lavori sia rispettato anche questa volta.
Jim, parlaci pure del nuovo ‘The Roaring Of Dreams’. Un altro lavoro eccellente!
Grazie mille!!!
La Frontiers Records dice di voi: “The Roaring of Dreams”, terzo album dei Pride Of Lions, è il lavoro più personale e distintivo della band… Tutto vero?
Io penso che riesca a combinare i migliori elementi di tutto quanto. Abbiamo leggermente virato dai territori di “The Destiny Stone”, di cui rimaniamo orgogliosi, forse perchè è un album un pò troppo teatrale. Questo album è una sorta di ritorno alle origini: messaggi positivi e melodie accattivanti. La chiave è stata porre attenzione ai desideri del nostro pubblico
Sebbene, musicalmente parlando, suoniate decisamente old, la vostra proposta riesce ad integrarsi perfettamente nel mercato odierno grazie ad una produzione meravigliosa. Inoltre, riuscite sempre a comporre del materiale eterogeneo e piuttosto vario…
Mi piace quando un album comunica qualcosa di diverso ad ogni nuovo ascolto, significa che riesce a suscitare sempre nuovi interessi attraverso gli accordi e le melodie. Inoltre è importante riuscire a comunicare qualcosa di profondo con i testi così che arrivi un messaggio sempre nuovo ad ogni ascolto.
Quali sono, secondo te, gli elementi cardine di ogni buona aor band?
Prima di tutto delle belle canzoni, poi un buon cantante ed in fine un buon bassista, chitarre potenti e dolci tastiere.
Prova ad immaginare i Pride Of Lions tra dieci anni…
Ovviamente mi piacerebbe vedere la band famosa come i Survivor. Sembra un sogno ma non a caso l’album di intitola “The Roaring Of Dreams”!
Vorrei farti alcune domande personali. Qual’è la tua più profonda paura ed il desiderio a cui più tieni?
La paura più grande è di perdere una persona cara ed imparare a far fronte alla perdita. La vita è tanto preziosa quanto fragile, c’è solo da apprezzarne ogni momento. Il mio desiderio è di continuare a fare un tipo di musica che possa elevare gli atteggiamenti della gente, anche attraverso una canzone triste, è bello credere che la vita di noi tutti sia una esperienza comune e condivisa.
Cos’è che ti sveglia improvvisamente di notte?
Mia moglie che russa!
No, sul serio. La preoccupazione per la situazione mondiale e la paura che mio figlio di 17 anni abbia ereditato un mondo che è fuori da ogni controllo.
Il sito americano MySpace sta diventando (bhe’, probabilmente già lo è) il più grande portale per mettersi in contatto con altre band, con i fan, i madia ed altro ancora. Qual’è la tua opinione in proposito e che cosa rappresenta un’opportunità del genere per band come i “Pride Of Lions”?
Visto il calo inesorabile delle vendite e promozioni dei CD, questa è una nuova, ma in parte vecchia, strada per far conoscere la tua musica ed il tuo messaggio a quante più persone possibili. E’ un canale aperto per tutti noi.
Concludiamo con una panoramica personale della musica che ti piace ascoltare…
Adoro Sinatra e Tony Bennett, ma mi piacciono anche cose più dure come i Wig Wam e Joe Lynn Turner, ed il pop dei Train e dei Five For Fighting oltre ai The Rasmus.
Grazie per l’intervista. A te l’ultima parola…
Abbiamo messo cuore ed anima in “The Roaring Of Dreams”. Il 2006 è stato un anno di grandi alti e bassi a livello personale ed ho provato a mettere in musica queste emozioni con pezzi come “Heaven On Earth” o “Turnaround”. Tutto quello che posso aggiungere è un ringraziamento per il valore che date a quello che facciamo, attraverso il vostro interesse e questa intervista. Se questo disco vi è piaciuto, io ho raggiunto il mio scopo. Keep Rocking!!!