Con questo Reforging Pneuma i romani Promaetheus Unbound giungono alla seconda demo, non conosco però il precedente lavoro “Puer”, ma da quanto appreso la direzione musicale dei quattro non è cambiata poi molto. La proposta del gruppo è molto vicina a melodie e strutture del death metal svedese passando da quello più estremo e vicino al black dei Dissection fino a quello più melodico dei Dark Tranquillity. Il condensato, seppur lasci intravedere le varie influenze, è del tutto personale e mette in mostra le grandi capacita del gruppo sia a livello tecnico che in fase compositiva. A mio avviso le tracce più riuscite sono quelle di apertura; “Gothic Vulture” e “Dethroned” che mostrano il lato più gelido dell’ispirazione della band, ma questo è un parere personale, poiché anche le altre tracce sono ben fatte e non hanno niente da invidiare a quelle già citate (soprattutto la quinta “Astral Moonlight” che richiama i Naglfar con i suoi riff e passaggi estremamente epici). La registrazione avvenuta nei 16th Cella Studio (che stanno diventando un punto di riferimento per i gruppi metal romani) è di alto livello e molto potente ed esalta la matrice Death Metal. In qualche frangente però si potrebbe fare un appunto sull’eccessiva pulizia del suono delle chitarre, ma si tratta di piccolezze e il gruppo ha tempo per affinare il proprio sound. Ho visto i ragazzi del gruppo suonare dal vivo e posso dire che i Promaetheus Unbound hanno tutte le carte in regola per farsi conoscere e apprezzare. Intanto questo Reforging Pneuma è già un ottimo lavoro che vale la pena di essere sentito e che ancora una volta dimostra che i gruppi italiani hanno tutte le qualità necessarie per riproporre e rivisitare questo tipo di sonorità.