I Puissance, gruppo fondamentale per la scena del cosiddetto “martial pop”, sono probabilmente più noti per il loro immaginario destrorso alquanto discutibile e criticabile che per i loro meriti musicali. “Grace Of God”, la loro ultima fatica, riesce a stupire l’ascoltatore cambiando le carte in tavola, i Puissance si presentano infatti agguerriti ed arrabbiati contro la politica americana degli ultimi anni e contro il New World Order (a giudicare dal loro sito pare che la band si sia fatta sedurre da tutta una serie di teorie cospirazionistiche), cosa che, pensando ai loro trascorsi, non ci si aspettava di sicuro. Fredrik Söderlund in diverse interviste ha infatti dichiarato che, mentre può anche essere d’accordo con certe idee di rivoluzionare il mondo in maniera da farlo evolvere, tuttavia non può accettare che questo avvenga assassinando il 99% della popolazione (cosa che secondo lui invece una “regia occulta” vorrebbe fare). Certo è che ascoltando “Grace Of God” l’idea dell’Apocalisse, tanto spesso accarezzata anche in passato dalla band, non sembra poi dispiacere tanto ai Puissance… il nuovo lavoro infatti, seppur più accessibile rispetto ai dischi precedenti, è ancora caratterizzato da un’atmosfera di fine del mondo “tecnologica e marziale” ricostruita grazie ad una stupenda miscela di industrial e di ambient dai richiami neoclassicheggianti. La title track, posta in apertura del lavoro, è subito programmatica in questo: il testo è infatti una preghiera per l’estinzione dell’umanità e la musica che la accompagna è decisamente evocativa in tal senso, ricreando una sinistra sensazione di disperata grandiosità. Ed è proprio grazie alla capacità di ricreare scenari ed evocare sensazioni che i Puissance riescono a colpire in profondità l’ascoltatore, come succede anche con la successiva “Stance”, un pezzo che ricorda “Clubbed To Death” di Rob D, famoso brano apparso nella colonna sonora di “Matrix”. Come la canzone appena citata anche “Stance” richiama un immaginario futuristico opprimente ed inquietante, puntando su un’atmosfera più soffocante e meno apocalittica rispetto alla title track. Si ritorna comunque subito alle atmosfere iniziali con “Walls Of Freedom”, la colonna sonora del “post fine del mondo” potrebbe infatti benissimo essere questa: un andamento marziale ed epico che sembra descrivere la panoramica di un deserto spazzato dal vento dopo che tutto è finito. “Marziale ed epico” è poi una coppia di aggettivi che si può usare anche per la successiva “Warzone”, un macigno che si muove come un grande esercito che avanza, vittorioso e terribile allo stesso tempo. Sempre sull’epico si rimane anche con la successiva “In Death”, sebbene questa volta i toni siano più tragici, sembra infatti di vedere qualcuno che, dopo un qualche gesto eroico, accetta la morte in arrivo come una liberazione, un passaggio terribile che si porta via tutto, ma che ha in se anche un qualcosa di grandioso e di liberatorio. “Conspiracy” è invece esattamente quello che il titolo vuole descrivere: ascoltandola sembra infatti di vedere un uomo che fugge di notte in una città futuristica, sotto una cappa di buio e con un cielo cupo dove elicotteri lo cercano con le luci spianate. “Brittle” torna invece a scenari più apocalittici che futuristici, e ancora una volta pare di assistere alla colonna sonora della fine del mondo. Chiude infine il disco “Loreto”, una specie di ninna nanna “distorta”, sinistra e dolce allo stesso tempo, quasi a sottolineare il riposo che c’è dopo che tutto è finito e nulla è più.
Se non si fosse ancora capito “Grace Of God” è davvero un gran bel lavoro, evocativo e riuscito come non capita spesso. Certo, i temi e le sonorità non sono più una novità (motivo per cui non ho assegnato al disco un 5/5), ma i Puissance sono tra i padri del genere, inoltre riescono veramente ad esprimere al meglio certe atmosfere. Se vi piacciono le derive post industriali di questo tipo dovreste fare un pensiero a questo dischetto, non penso che ne resterete delusi. Una curiosità in chiusura: l’ultima traccia del cd è ascoltabile solo con un player disponibile sul sito della band, non l’ho sentita ma immagino contenga chissà quali strampalate riflessioni sul New World Order…