Rage: garanzia di qualità. In tutti questi anni i Rage ci hanno deliziato con album si vari ma
di grandissima qualità. Il grande Peavy fa letteralmente ciò che gli salta per la testa, e lo fa
sempre come gli riesce: in modo eccellente.
Il ritorno discografico dei Rage segna un altro grandissimo album di svavillante metallo rovente con
una formazione minimale ma del tutto efficace. “Cosa volete di più da chitarra, basso e batteria?”
sembra dire il gruppo.
Infatti la sintonia che c’è all’interno del gruppo viene messa in risalto dagli undici brani contenuti in questo “Soundchaser”: un suono compatto in cui tutti hanno un ruolo di rilievo, dalla voce sempre graffiante di Wagner, ai riff e i solo di Smolski, alla batteria spacca sassi di Terrana.
I brani suonano violenti e veloci e vi ritroverete senza alcun dubbio a scuotere la capoccia su e giù freneticamente. Quel bel suono thrash poi rende il tutto ancora più incisivo e spettacolare per
gli amanti dei riff corposi. La produzione pulita ed efficace inoltre assicura la perfetta resa sonora dei brani.
Lasciate alle spalle le sperimentazioni sinfoniche, Peavy è tornato quindi a graffiare con la sua musica per fare male alle vostre/nostre orecchie, e lascia libero spazio a Smolski di sfoggiare tutto il suo virtuosismo in soli tecnicissimi e veloci che sono perfettamente integrati col suono generale pesante, ma allo stesso tempo melodico, tipico dei Rage.
In questo lavoro però si notano anche svariati riferimenti a quanto proposto in passato dalla band “tedesca” quasi a delineare una certa continuità. Quindi si troveranno momenti che possono far venire in mente brani di vecchi album come ad esempio “Black In Mind”; d’altra parte i Rage SONO Peavy Wagner.
Onestamente preferisco non citare nessun brano in particolare, dato l’altissimo valore di ogni singolo pezzo. Tutto il nuovo lavoro è costellato di potenziali hit (“metallicamente” parlando ovviamente) che faranno la gioia di di tutti i fan dei Rage ma anche di un qualunque metallaro che si definisca tale.
Quest’album è un concentrato di aggressività, melodia e virtuosismi chitarristici. Insomma tutto ciò che secondo il mio modestissimo parere deve sempre essere presente in un album di Heavy Metal.
Un acquisto che è praticamente obbligatorio, visti i tempi di magra di album eccellenti.
Peggio per chi se lo lascia scappare.