Bene, arriva all’ultimo minuto una delle più belle sorprese di questo comunque buono 2009.
Arriva da Philadelfia e a portarcela sono, con l’aiuto della Andromeda e della Deathwish Inc. i Reign Supreme.
I ragazzi americani, per ora sentiti solo grazie al primo EP “American Violence” sono oggi sul mercato con un disco di difficilissa collocazione, a metà strada tra Death e Hardcore, Punk e Thrash, ma che trasuda sicurezza ed imponenza da ogni poro.
Veloci. E cattivi.
Massicci riff di chitarra, drumming forsennato e una voce dannatamente aggressiva sono le peculiarità di un gruppo che, non abbiamo paura a scommetterci sopra, sarà presto un punto di riferimentio per tutti gli amanti di queste sonorità non troppo inquadrate negli schemi ma decisamente ben suonate, e comunque preponderatamente tendenti all’ Hardcore.
I nostri purtroppo non amano mostrarsi molto ai media, visto che nonostante decine di ricerche non siamo riusciti, neppure sul loro myspace e sul sito della loro label a trovare i nomi dei componenti della band, e tantomeno ci sono stati inviati dati a questo riguardo.
Ma tutto passa in secondo piano quando si schiaccia rec sul lettore cd.
Tredici tracce, brevi ed intense, di musica complessa ma mai caotica, per un ordine illogico ma strutturato di intrecci sonori di altissima qualità, con la voce sporca del singer a graffiare come le unghie di un gatto terrorizzato i brani.
E allora si va dalla punkeggiante “And Come What May “, la cui velocità a tratti ricorda i Sum 41 con una lieve iniezione di cattiveria, alla decisamente più impegnativa e diretta “Mother Superior “, open song che invece striza l’occhiolino e non solo agli Entombed.
Interessante, per gli amanti della tecnica musicale, l’alternanza di ritmi della bellissima “Persevere And Overcome”, che rallenta e si infiamma, rallenta e accellera di nuovo per creare un inferno sonoro che devasterà i locali in cui si esibiranno i nostri.
Già, perchè i quattro sono attesi da una estenuante tournee con decine di date negli States, prima di imbarcarsi per il vecchio continente e portare anche qui il loro blasfemo verbo. Sarà l’occasione giusta per fare ancora esperienza e allo stesso tempo per farsi conoscere e crescere. Per ora un invito aperto a tutti: non perdetevi questo “Testing The Limits Of Infinite”