Particolare questo demo dei Ritual of Rebirth… Se ad un primo ascolto infatti non mi aveva convinto, devo ammettere che col passare del tempo lo ho poi molto rivalutato, fino a considerarlo un prodotto interessante, seppur ancora imperfetto. La band ci propone un death melodico al quale sono pero’ aggiunti elementi tipici del power (come l’uso della voce pulita, che mi ha ricordato spesso i vecchi italiani Adramelch) ed alcune parti piu’ thrash. La miscela inizialmente non mi convinceva, soprattutto per via delle voci, tuttavia una volta fattoci l’orecchio il risultato soddisfa! L’opener “Lies” e’ un pezzo abbastanza veloce e molto violento parecchio accattivante, ma e’ anche quello in cui la voce in growl e la voce pulita si fondono in maniera meno riuscita. La successiva “Blow” e’ piu’ cadenzata e mi sembra meglio riuscita, con la sua dotazione di “frammentazioni” e di qualche parte piu’ melodica (tra l’altro in certi momenti mi ha ricordato un po’ i Meshuggah). La terza traccia, “Sleep now!”, e’ semplicemente un carillon che serve come intro a “Tears of complaint”, che in diversi momenti ha un retrogusto power molto forte (pur rimanendo comunque un brano death). Chiude il disco infine “Art of respect”, un pezzo in cui non si puo’ non notare un certo gusto tipico del death svedese. Merita una citazione particolare la produzione (curata da Tommy Talamanca dei Sadist) molto riuscita, adatta a sottolineare il sound dei nostri grazie al suo calore e alla sua pienezza. Carina anche l’idea di legare ad ogni brano una apposita immagine (le illustrazioni sono state realizzate da un giovane disegnatore) e ad un sentimento (odio, speranza, disperazione, confusione). Insomma, questi Ritual of Rebirth possono diventare una realta’ interessante, tuttavia ho la sensazione che debbano ancora “sgrossare” un po’ alcuni aspetti della loro proposta… Buon demo comunque!!!