Intervista molto intensa e particolare quella a Roberto Tiranti (Labyrinth, Mangala Vallis, APD), dal sapore agro-dolce: da una parte il piacere di intervistare uno dei propri idoli, dall’altra alcune rivelazioni che purtroppo lasciano l’amaro in bocca. Ecco cosa Roberto ha svelato a noi di heavy-metal.it in occasione del Fest per il nostro decennale.

*** Roberto Tiranti ***

Ciao Roberto, benvenuto su heavy-metal.it!
Un piacere!

Come prima domanda vorrei proprio chiederti di parlarci di questo evento Italy’s Got Voices!
L’idea è partita da Olaf. È un’idea che lui aveva già da qualche anno. Per una serie di ragioni non siamo riusciti a farlo prima, in ogni caso il merito è suo. È una persona che, e lo ha dimostrato in questi ultimi 15 anni, ha spesso grandi idee. Lui ha voluto coinvolgere me, Fabio (Lione, ndPerf) e Morby che, per inciso, non siamo l’assoluto delle voci metal italiane, ma comunque abbiamo un peso importante. È ovvio che ci sono molti altri cantanti che hanno meriti importantissimi, a partire dalla grandissima Cristina (Scabbia, dei Lacuna Coil, ndPerf)…e non solo lei. Ce ne son tanti di ottimi cantanti. Lui in questo momento ha voluto lavorare con noi, ma non è detto che un domani possa coinvolgere altre persone. Ora però la formazione Lione/Tiranti/Morby è quella che porteremo avanti per un bel po’!

Tra l’altro siete anche dei cantanti con uno stile diverso l’uno dall’altro.
Certo! Questa è anche la bellezza di questo progetto! Ci conosciamo da tanti anni, siamo amici, e come potrai vedere questa sera, l’intento di Olaf non è stato quello di fare lo “sborone”. Diciamo che in tempi non sospetti noi siamo quelli che han detto più di altri, facendoci il mazzo per riuscire ad avere dei risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Al contempo però c’è anche dell’ironia, ci vogliamo divertire. Lo scopo è quello di cercare di fare della buona musica. Ma soprattutto la cosa più importante è che siamo tra amici, senza lo stress di voler primeggiare l’uno sull’altro. Non ce ne frega nulla se uno canta tre minuti in più o in meno. Si canta quello che c’è da cantare, punto e basta! L’ego in questo caso lo lasciamo tutti a casa!

Ti faccio una domanda un po’ particolare: anni fa è uscito il disco Russell/Allen che, devo dire, mi era abbastanza piaciuto. Dopo averlo sentito ho subito pensato a te e a un altro cantante italiano molto dotato (non presente questa sera) e ho mandato un email a una nota casa discografica italiana per proporgli questa cosa. Ok, non mi hanno cagato di striscio! A parte questo, tu come prenderesti un possibile progetto di questo tipo?
Non saprei… diciamo che ho la mia strada e il mio percorso abbastanza definito e delineato… Non do per scontato che non lo farei… Ma dovrebbe venirmi proposto un progetto musicalmente bello! Non sarebbe assolutamente una questione di soldi ma piuttosto di materiale musicale all’altezza. Lo farei se ci fossero questi requisiti e se non ci fosse l’intenzione dell’uno di prevaricare l’altro.

Parliamo ora della tua carriera: è da anni che si parla di un tuo progetto solista, tempo fa avevi anche messo dei brani in rete. Come si sta evolvendo questa cosa?
Per ora è lì! È in coda a tutto il resto! È in coda ai Labyrinth, è in coda al mio nuovo gruppo prog che si chiama Mangala Vallis, agli APD, nuovo gruppo nato dall’idea di Andrea Cantarelli… insomma è in coda a un sacco di cose ma non è morto! Sto in questi giorni mettendo insieme delle idee per degli altri pezzi e credo, ma non posso dirlo con certezza, che il 2013 porterà anche questa cosa.

*** Roberto Tiranti all’Heavy-Metal.it Fest ***

Cosa mi puoi dire invece dei Labyrinth, che rimangono la tua band principale? Avete fatto un disco, ormai da un po’ di tempo, e avete suonato ad eventi importanti. Non sarebbe stato il caso di battere il ferro finché è caldo?
Sì certo…in realtà il demo c’è. Per la verità un promo con 5 brani. Credo che per la fine dell’anno, come facciamo per ogni release, daremo questo promo in giro per capire se c’è interesse da parte di nuove etichette discografiche, con tutto il rispetto per l’etichetta che abbiamo al momento…però gradiremmo, come è nella natura umana, avere una crescita. Andremo avanti ma non ti nascondo che sarà difficile… Il disco lo faremo sicuramente ma è probabile che sia l’ultimo (nooooooooo! ndPerf)… O, in ogni caso, ci stiamo facendo un sacco di domande… Noi tutti amiamo i Labyrinth, noi tutti vorremmo andare avanti coi Labyrinth però lo puoi fare quando ci sono determinati obiettivi… Per l’Italia abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare: ora o scoppia la botta di culo o……
Faremo il disco al meglio delle nostre possibilità ma sappiamo che correremo il rischio di buttare il disco in mezzo al calderone di tante altre uscite…

Che cosa triste!
Sì è triste! Ma preferisco dire così piuttosto che dire che il nuovo disco sarà una figata pazzesca a prescindere! Sicuramente ci metteremo il 200% dell’impegno ma credo che i risultati siano sotto gli occhi di tutti…mi riferisco a livello di vendite e a livello di mercato, in Italia e nel mondo. Siamo tutti intorno ai 40 anni…anche il fattore età può essere relativo, ma fino a un certo punto…

Forse la gente non ha capito il vostro percorso musicale…
Sì…potrebbe essere anche quello. Resta un po’ di amaro in bocca…quando nel 2005 uscì “Freeman”…ah che merda “Freeman”! Quando uscì “Return To Heaven Denied part 2”: ma perché non suona come “Freeman”?! Va bene tutto, vanno bene le critiche, le rispetto, ci mancherebbe altro… però avremmo gradito avere consensi su “Freeman” al momento della sua uscita e viceversa… In ogni caso la vedo grigia dal punto di vista del mercato che sta agonizzando, non solo per quel che riguarda le uscite ma anche dal punto di vista live.

A questo punto mi viene allora da chiederti quali potrebbero essere i tuoi progetti futuri.
Io faccio questo mestiere perché l’ho scelto quand’ero poco più che un bambino, per cui continuerò a farlo. Io non sono nato come metallaro, mi piace il metal certo, a 17 anni sono entrato nei Vanexa, quindi il metal per me è importante, ma come lo sono altre sfaccettature della musica. Quindi andrò avanti, farò un sacco di altre cose, forse a malincuore, se dovessi pensare che i Labyrinth dovranno chiudere baracca e burattini, con grande dolore nel cuore, però la vita andrà avanti. Ti ripeto: spero che il prossimo disco porti quell’ossigeno in più che ci consenta dai andare avanti altri 10 anni! Se ciò non dovesse accadere dovremmo farci i nostri conti, stringerci la mano e fare dell’altro. Tutto lì…

Vorrei chiederti della tua esperienza televisiva. In passato hai preso parte a diverse trasmissioni TV, che tipo di esperienza è stata? È una cosa che vorresti portare avanti o è finita lì?
Se parliamo di lavoro, ho lavorato al programma della Cortellesi, in orchestra come cantante corista, ho lavorato nel 2008 a “Star Accademy”, sempre come cantante corista, ma ho semplicemente fatto il mio mestiere, che è quello del cantante. Grazie anche alla mia voce che ha una certa versatilità e che mi consente di fare cose che altrimenti non potrei fare. E mi diverto! Perché alla fine della fiera anche in quei contesti mi diverto.
Se invece parliamo di “X Factor” ecc… ho semplicemente cercato di capire se quel tipo di meccanismo, quel tipo di esposizione, avrebbe potuto aiutare il mio lavoro. Ovviamente mi sono scontrato con una realtà che è tutt’altro che “vera”…ci ho provato, addirittura un paio di volte! Ma assolutamente non me ne vergogno, è stata un’esperienza che ha creato degli anticorpi! Ora me ne tengo lontano, ma non perché voglio fare lo snob, ma solo perché ho visto come funziona: so perfettamente che io non faccio per quel tipo di settore e viceversa. Punto! È stata comunque un’esperienza.

Invece internet è un po’ l’opposto: niente élite, tutto per tutti e “free”. Tu cosa ne pensi?
La rete ha queste due facce: c’è la facilità e la duttilità di comunicare con persone dall’altro capo nel mondo…però ha anche un sacco di futilità… Se non la sai usare è dannosa! Se non la capisci ci rimani veramente impigliato in questa rete! E poi c’è il problema che per molti è la nuova agorà, la nuova piazza… in realtà non c’entra un cazzo con la piazza! È un luogo virtuale…talmente virtuale che uno con un nickname, nascosto dietro un monitor, non mette la sua faccia, mette soltanto delle opinioni, spesso lesive e stupide…ovvero il contrario di quando uno mette nome e cognome e si espone! Una volta in piazza dicevi una cosa e ti arrivava uno schiaffone…era tutto molto diretto… La rete tende a creare dei mostri…persone con scarsa intelligenza ma dotate di cattiveria! Sono comunque due facce della stessa medaglia: ci sono tantissime altre cose buone in rete.

Parliamo ora di questa serata: come ben sai abbiamo chiamato voi, abbiamo chiamato altre band, tutte italiane, convinti del loro valore. Tu che fai parte della scena da un sacco di anni, come la vedi? È cresciuta, è rimasta uguale o cosa?

*** Roberto Tiranti: musical “I 10 Comandamenti” ***

Sono cambiate delle cose, sicuramente…alcune forse non del tutto… Le persone che vedo qui oggi, parlo dei gruppi, hanno voglia di divertirsi e hanno voglia di condividere qualcosa. La stessa cosa che accadde nel 2002 quando Olaf organizzò l’”Italia Attack”: tanti gruppi, tante persone con voglia di divertirsi. Quindi so che nell’ambiente esiste la voglia di cooperare, ma non è così per tutti. E purtroppo esiste anche una guerra fra poveri, perché di questo si tratta, che genera fondamentalmente delle gelosie che io sinceramente non ho mai capito e che non mi appartengono. Sono cose stupide, che non portano a nulla di buono, mai! Mi fa comunque piacere vedere che ci sono anche realtà come quelle di stasera in cui c’è possibilità di fare musica assieme senza rotture di palle! Questo è molto importante! E questa spero sia la direzione che potrebbe far crescere l’ambiente “metal Italiano”. Farlo elevare ad un livello più alto rispetto a quello che è. Perché merita. In giro per il mondo spesso siamo bistrattati in ambito rock. Ma non è vero un cazzo! Abbiamo dimostrato, l’Italia ha dimostrato, già dall’Italian New Wave Of Heavy Metal di fine anni ’70 inizio ’80, di avere materiale umano e musicale di altissimo livello. Quindi dovremmo essere noi per primi a crederci e a promuoverci, noi per primi a tirare un pelino su la cresta e a valutarci un po’ meglio rispetto a quanto normalmente accade. Speriamo!

Toglimi una curiosità: sei un cantante molto famoso, sei mai stato contattato da qualche band internazionale?
No, assolutamente no, e non mi sono mai neanche affannato nel cercare questa cosa… So che parecchi anni fa, con il discorso Angra, dopo la dipartita di Matos, era stato fatto anche il mio nome… In realtà non mi chiamarono affatto. Ma so da fonti attendibili che venne fatto anche il mio nome, pur senza avere una chiamata ufficiale. Per quanto riguarda le collaborazioni, ho collaborato con Mark Boals, con Virgil Donati ecc…

Dammi un tuo parere da cantante: ho notato che tra i miei cantanti metal preferiti, anche nella scena internazionale, alcuni invecchiano bene e altri meno bene. Secondo te a cosa è dovuto tutto questo?
Se sei un cantante di successo e fai 80 o 100 date all’anno e non stai attento, rischi di rovinarti la voce. A meno che non salti fuori un tipo di intelligenza alla Bruce Dickinson, persona che ha deciso di darsi una “sistemata”, 10-12 anni fa, rimettendosi in carreggiata: secondo me canta meglio oggi di quando facesse negli anni ’80. Ha una voce della madonna, è un super-professionista e ha capito che bisogna tenersi in forma, non bisogna bere, non bisogna esagerare col fumo… Regole di vita sana che poi diventano anche regole d’oro per mantenere una voce al top. Stesso caso per Glenn Hughes che canta meglio adesso che 20-30 anni fa: anche lui si è pulito, disintossicato, non beve più, non fa cazzate e ha mantenuto una voce incredibile! Poi ci sono quelli che si logorano comunque, si parla di un discorso fisiologico: c’è chi ha uno strumento più resistente e chi meno.
La voce è uno strumento vivo, è all’interno del corpo umano. Se la tratti come farebbe un atleta col suo copro, vai avanti per tanti anni se no…te la prendi in quel posto!

Ok Roberto, grazie di tutto. L’intervista è finita, se vuoi salutare i nostri lettori…
Io vi ringrazio, ringrazio tutti voi. Supportate il metal, supportate la buona musica, perché al momento non gode di ottima salute. Grazie a te e grazie a tutti!

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