Ruins è il nuovo monicker da tenere a mente per chi cerca un gruppo black che sappia marciare sulle orme della tradizione, non dimenticando di donare un tocco personale alle proprie tracce. Il gruppo australiano, sicuramente non facile da reperire (ahimè), è con “Spun Forth As Dark Nest” alla prima prova su full-lenght. Infatti, usciti ora per Neurotic Records hanno alle spalle un solo EP e nessun referente di spicco. Questo conta ben poco in questo caso,davanti a una musica così potente e sapiente. Il duo australiano è riuscito a condensare un grado di cattiveria, rabbia e tecnica davvero invidiabili, e la loro musica viaggia su binari infernali, costantemente pilotati da riff trascinanti e maligni, seguiti da un lavoro ritmico spaventoso, sia nelle prove di maggior velocità che in quei rallentamenti seducenti (il batterista milita anche nei The Amenta). Forse non tutto è farina del loro sacco, manca ancora una caratterizzazione forte del suono, che ricorda in momenti diversi più fonti d’ispirazione, dagli ultimi Enthroned, ai particolarismi dei francesi Deathspell Omega, per non arrivare, in pochi, affascinanti attimi di calma e malinconia, i nostrani Forgotten Tomb. I Ruins insomma si inseriscono a pieno titolo in quella linea tracciata da una serie di gruppi black “puliti”, per suono (sempre nitido e freddo) e per riff: semplici, diretti, e melodici sanno creare più atmosfera delle stesse tastiere (che qua non sono mai usate, sia chiaro!). Il pregio di questa prima prova non solo sta nell’aver modulato un suono oscuro e maestoso allo stesso tempo, ma nell’aver anche saputo raggiungere un’armonia perfetta nella qualità delle canzoni, che nelle serpentine ritmiche compiute sanno sempre irretire con sfumature nuove.
Un’opera compiuta a due mani, che soddisfa completamente quindi. L’unico consiglio per i nostri sarebbe quello di rendere “ancora più” personali certi passaggi, ma in fondo, certe sfuriate violente in mezzo a pedalate più tranquille ci stanno bene (e che rabbia sanno trasmettere!).
Da provare, potrebbero dimostrarsi una rivelazione.