“By Your Side” è il nuovo lavoro dei Sange Main Machine. La band è formata da 5 componenti, le cui qualità sono notevoli e chi ha avuto già il piacere di conoscerli ed ascoltarli, grazie alla loro uscita nel febbraio2010 (nascita della band in settembre/ottobre) con “Ready for the Snow”- firmando un contratto discografico con la Street Symphonies- avrà già notato di che pasta sono fatti e di che genere si occupano. Beh che dire, questi ragazzi non hanno perso di certo tempo a rendersi operativi per pubblicare la buona musica, tutta made in italy . Il nuovo Ep, dunque, contiene 7 brani, tra cui una cover di Kiss “Creatures Of The Night”, tre nuove canzoni ed un brano cantato in italiano. Lo stile segue le principali caratteristiche del album di debutto, che mischiava un hard rock melodico con parti più incisive, anche se a mio dire, questo ep, è una sorta di vecchio stile, modernizzato solo in alcune parti, o meglio, nelle parti che lo richiedevano, come ad esempio la cover dei Kiss, ma andiamo nel dettaglio con i pezzi :
“By your Side” : partenza potente e rocciosa e roboante, coinvolgente in tutte le parti ritornello compreso.
“ Creatures of the Night”: risvolto moderno, più leggero e acusticamente meno sporco e cupo rispetto alla versione dei ‘new yorkesi’, che fa risultare questa cover assolutamente rispettabile riportando così alla luce, non solo grazie a questa cover, ma avremo possibilità di percepirlo in tutto l’album, un hard rock che ci manca tanto. La linea di basso accavallata alla tecnica e maestria degli assoli ed alle batterie ci lascia un lungo spazio immaginifico e sognante
“Run like hell” : titolo che già ci ricorda qualcosa, ma non è una cover dell’omonima pink floydiana: orecchiabile, allegra, briosa ed accattivante.
“Born to be Bastards” : Ricalca uno stile hard rock più classico ed evocativo. Pezzo che mi ha entusiasmato meno di tutti, nonostante porga meriti al ritornello energico. Toni alti ed urlati, i cori molto 80’s , fanno sì tuttavia che l’ep non cali di qualità.
“Beer & Roll” : Uno dei pezzi che su tutti mi è piaciuto di più. Un misto alla Motley Crue/ Cooper, anch’esso coinvolgente e molto seducente. Mi ha colpito molto anche l’interpretazione e la capacità vocale. Cori che appaiono al momento giusto e che rendono ancora più interessante e apprezzabile il pezzo stesso. La parte strumentale che sfocia in una cavalcata veloce ed esplosiva, me lo fa decretare maggiormente come uno dei pezzi più belli e come il mio preferito, insomma, una sorta di mini capolavoro hard rock.
“Sea of Sadness” : ballata dai ritmi malinconici e magici. Vocalità che non incontra mai stecche ed è perfetta, ma davvero perfetta per questo genere: leggermente graffiante e ruvida tocca questo fantomatico muro roccioso , che attraverso questo “mare di tristezza” si sgretola un po’, cadendo e tuffandosi in un assolo sublime e ..da lacrime, o panorama di una folla di accendini accesi e dondolanti al ritmo lento della ballad
“Il sogno, il Volo, la Magia” : che Zeus mi fulmini, ma mi sento ritornata ai tempi dei Rats, anzi me li ricordano proprio.. e ai tempi mi piacevano pure parecchio. Non stona o debilita affatto il disco, perché quando la capacità e il valore di un gruppo è sonoricamente tangibile, non dovrebbe distaccarsi dalla versione anglofona a quella italiana (nonostante si sappia che l’inglese è più “cool” relativamente a certi generi, ed è anche più popolare rispetto all’italiano più romantico e prolisso).Comunque, a livello strumentale pezzo davvero carino, discreto, semplice ed arioso, che non rovina per nulla questo ep, ma anzi da un tocco nazionale , che fa inorgoglire sempre più di poter collocare sul podio dei nuovi e bravi talenti metal, i nostri italiani.