Troppo facile recensire a pieni voti un greatest hits che non vede quasi nulla di nuovo dei grandi Savatage di Jon Oliva e compagni, e infatti non lo faro’, ma almeno ricordare l’uscita di questo splendido cofanetto arricchito da una versione con dvd risalente all’esibizione del 94’ in Giappone, custodita da me gelosamente in formato VHS, forse perchè non avevo mai avuto prima di conoscere quella cassetta, conoscenze visive su una delle band maggiori della storia dell’heavy metal .
“STILL THE ORCHESTRA PLAY” per eccellenza ripercorre l’intera carriera del gruppo in due volumi, partendo dai primi successi con “Sirens” del 1983 per arrivare all’ ultimo splendido “Poets and Madmen” datato 2001 che con quelle sue attinenze orchestrali , hanno aiutato alla conoscenza di nuovi orizzonti spesso ricercati e affrontati da tantissime altre band di spessore fino ad arrivare ai giorni nostri.
Lunga e tormentata è stata la storia di questi pioneri storici, dalla perdita di Criss sino ad arrivvare all\’eccellente Zak Stevens e di perle come “Streets: A Rock Opera” tra i tanti non c\’e\’ ne saranno piu\’, ma e pur vero che ad oggi ancora prima dell\’uscita di questo nuovo greatest hits, grazie ai Jon Oliva\’S Pain, i Trans-Siberian Orchestra e i Circle II Circle non si ha poi tanto di che da lamentarsi.
Questa raccolta racchiude tutti i piu’ grandi successi , seguiti alla fine da tre brani “inediti” “Out On The Streets” (da Sirens), “Not Wath You See” (da Dead Winter Dead) e “Anymore” (da The Wake Of Magellan) reinterpretati dal leader e anima vivente indiscussa Jon Oliva in chiave acustica , lasciati per un po\’ nel vecchio archivio della band e rispolverati per l\’occasione proprio a non far mancare niente a quei fan piu\’ esasperati, che forse non avranno piu\’ la possibilita\’ di ascoltare qualcos\’altro di nuovo sotto il monicker Savatage, almeno cosi\’ si dice, ma che potranno custodire in maniera gelosa questa opera finale.