Dopo tanta attesa, giunge finalmente a destinazione “Gospel for the sick”, debut album degli Scum, all star band che vede coinvolti il singer Casey Chaos (Amen), Bard Faust (ex Emperor e attualmente batterista degli Aborym), il suo ex compagno di merende Samoth (anche lui ex Emperor e ora leader degli Zyklon), Happy Tom (Turbonegro) e Cosmocrator (Mind Grinder).Ad un primo ascolto, quest’album potrebbe essere alquanto prevedibile, una miscela di punk, black metal old style e rock’n roll alla Motorhead. Un mix di quanto proposto dai componenti nelle rispettive bands. “Gospel for the sick” è forse la prova più concreta di chi pensa, me compreso, quanto punk e black metal, nella loro forma più pura, non siano poi così diversi tra loro; nichilisti, senza compromessi e politicamente scorretti. Ogni canzone, dall’iniziale “Protest life” alla conclusiva “Perfect Mistake”, rappresenta un concentrato di puro nichilismo sonoro difficilmente riscontrabile nelle bands odierne, black o punk che siano.
La title track e “Night of 10000 deaths” sono autentici richiami al punk hard core dei primi anni 80 di Black Flag, Exploited e Discharge, “Throw up on you” è un perfetto connubio tra i primissimi Mayhem ed il rifframa rock’n roll dei Turbonegro. A completare il mosaico ci pensa Casey Chaos, quanto mai a suo agio nel vomitare la sua rabbia ed il suo odio nei confronti di questa società, ed una produzione grezza che mantiene fede alla tradizione. Da non dimenticare inoltre la presenza di ospiti d’eccezione quali Mortiis (Strano!! Ma Faust non aveva giurato di pestarlo a dovere una volta scarcerato? E’ probabile che lo abbia fatto dopo le registrazioni) Nocturno Culto dei Darkthrone e Knut “Euroboy” Shreider dei Turbonegro.
Ripeto, tutto questo potrà risultare prevedibile alle vostre orecchie, ma una cosa è certa: un album così incazzato e riottoso è da considerare merce rara al giorno d’oggi, ed è questo che rende gli Scum qualcosa di unico. Extreme music for extreme people.