Nuovo album per l’ex-singer degli Skid Row. Anzi non proprio, infatti un terzo dell’album è composto da nuove canzoni registrate in studio mentre le restanti sono canzoni live del periodo Skid Row. E’ stato per me un vero piacere scoprire che Sebastian Bach sia ancora in attività e, lasciatemelo dire con assoluta certezza, rimane quel grande cantante che era un tempo. I nuovi pezzi non si discostano molto dal tipico sound degli Skid Row, quindi riff agressivi e incisivi in cui la chitarra è sempre in bella mostra accompagnata dalla voce graffiante, ma allo stesso tempo dolce di Bach. In particolare ricordano molto il periodo di “Slave To The Grind” le aggressive Done Bleeding e Counterpunch con un’ottima prova di Sebastian.
Risultano invece più orientate al Rock ‘n’ Roll Blasphemer e appunto “Rock ‘n Roll” molto più semplici nella costruzione.
Tra i cinque pezzi proposti c’è anche la ballata Superjerk, Superstar, Supertears che strizza l’occhio alla famosissima 18 & Life, presente in versione live nel cd, per l’immediatezza. Gran bel pezzo, semplice ma efficace.
Finisce quindi la parte studio e ci addentriamo nella parte live, registrato in maniera impeccabile. Tutti gli strumenti si sentono perfettamente. Il live è preso dalla data di Tokyo, tratta dal suo recente lungo tour mondiale, che il nostro ha reputato essere stato il concerto più bello per partecipazione e calore del pubblico. In effetti si sente in maniera molto intensa la presenza del pubblico. Si parte con una velocissima, rispetto all’album, Slave To The Grind seguita da una splendida Frozen in cui Bach dimostra tutto il suo valore in sede live. Ed ecco l’esplosione di gioia del pubblico nel sentire la già citata 18 & Life.
Per tutto il live Bach si dimostra sempre un grande cantante e intrattenitore, incitando il pubblico. Ottima prova in Beat Yourself Blind ma menzione particolare va all’esecuzione di Riot Act velocizzata e incattivita per l’occasione. Tutta la band non fa certo rimpiangere i vecchi compagni di Sebastian negli Skid Row. Tecnica ed esecuzione impeccabile rendono questa parte live assolutamente unica.
Tornando alle canzoni si prosegue con la più tranquilla Mudkicker e In A Darkened Room, la seconda ballata del live. E siamo arrivati a una delle più belle canzoni mai scritte dagli Skid Row… Monkey Business unita a Godzilla. Ragazzi Sebastian Bach la canta alla perfezione! Mi è subito partito l’headbanging ascoltando questa song.
Il concerto prosegue con le acustiche The Most Powerful Man In The World, I Remember You in cui il pubblico partecipa battendo le mani in più occasioni. L’ultima canzone, “Youth Gone Wild”, viene richiesta a gran voce dal pubblico e conclude il disco nel migliore dei modi: canzone sostenuta che fa esplodere il pubblico in vigorosi canti.
In definitiva un lavoro ben fatto anche se sa molto di nostalgico. Tutti i fan degli Skid Row e di Sebastian Bach, in particolare, dovrebbero far loro questo album. Spero al più presto in un lavoro in studio completo. Per tutti gli altri è consigliabile una valutazione preliminare…magari potrebbero scoprire un grande gruppo ormai, forse, dimenticato.