Cari amici di Heavy-Metal.it, quello che sto per recensire è l’atteso debutto discografico, sotto l’etichetta Afm, dei tedeschi Sencirow, gruppo nato nel lontano 1996 e con all’attivo due demo, Dreamspace (pubblicato nel 1999) e Crown of Creation (2001). La loro musica è una miscela esplosiva di Heavy Metal classico anni ’80 e Power Metal teutonico. A questo punto molti lettori si staranno chiedendo come mai ho parlato di “atteso” debutto: la spiegazione risiede nel fatto che i Sencirow sono la prova tangibile che per suonare bene ed avere successo non bisogna essere né ipertecnici né tantomeno innovatori: basta essere se stessi. Dopo un intro che fa tornare in mente gli Iron Maiden più atmosferici (quelli di “Mother Russia” e “Sign Of The Cross”), ecco giungere una serie di pezzi che definire devastanti è assolutamente un eufemismo: “Burn It Down”, “Connection Of Evil”, “Fear”, “Incidious Dimensions”, “Keeper Of Souls”, “Wargames”, “Secret Thoughts”, “The Storm” e “Dreamspace”, delle autentiche mazzate sonore caratterizzate dal ritmo infernale imposto dalla sezione ritmica e dai riff rocciosi ma allo stesso molto melodici ed orecchiabili creati dalle due asce del gruppo, Daniel Seifert e Thorsten Ernst. Alla quadratura del cerchio collaborano i potenti ed accattivanti ritornelli, creati appositamente per essere urlati a squarciagola in sede live. Ciò che impressiona nell’album dei Sencirow è l’assoluta mancanza di cali di tensione: quest’album è una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. Questo è il tipico album che piacerà sia ai fans accaniti del genere Power sia a coloro che amano il Metal anni ottanta. Spero di poterli ammirare dal vivo, dato che non oso neanche lontanamente immaginare cosa potrebbe provocare una loro esibizione.