Giunti al loro sesto album in studio i Seventh Avenue ritornano sul mercato discografico con “Eternals”, a due anni di distanza dal precedente “Between the worlds”. Sinceramente non ho avuto modo di ascoltare i precedenti album dei tedeschi, tuttavia il gruppo sviluppa le proprie composizioni attraverso riff power/speed molto veloci ed aggressivi che uniti ad una produzione molto buona ed impetuosa riescono in un primo momento a sembrare avvincenti ed interessanti.
Dopo l’entusiasmo iniziale (dovuto al fatto che non si conoscono ancora bene i pezzi), i brani si dimostrano quasi tutti uguali e piuttosto ripetitivi tanto che l’album scorre via senza troppi problemi lasciandomi alcun’emozione.
Particolarmente buona è la prova vocale di Herbie Langhans che oltre a suonare la chitarra è anche autore di tutte le linee melodiche che risultano interessanti ed accattivanti con ritornelli melodici e coinvolgenti. Tuttavia non bastano i ritornelli per rendere un album piacevole e purtroppo quasi tutti i pezzi di “Eternals” non hanno quella scintilla che permetta loro di decollare in quanto sono piuttosto piatti, con la doppia cassa a manetta dall’inizio alla fine senza uno stacco o un cambio di tempo e lo stesso dicasi per i riff di chitarra che nel bene o nel male sono tutti uguali l’un con l’altro tanto che dopo un po’ ci si chiede quale brano si sta ascoltando.
In generale, inoltre, i brani sono tutti di discreta lunghezza e la ripetizione all’inverosimile dei ritornelli (per quanto belli) non giova di certo alla longevità dei pezzi. Dei tredici brani presenti all’interno di questa nuova release mi sento di menzionare solamente l’opener e title track “Eternals” che essendo la prima songs dell’album è strutturata attraverso un riff di chitarra velocissimo ed aggressivo come non mai che poi esplode in un ritornello ultra coinvolgente e agguerrito e le successive “Juggler of words”, “Remission” e “Infinite King” che riescono un po’ a spezzare la ripetitività dei restanti pezzi.
Questo è l’ennesimo disco di power/speed che può essere comprato esclusivamente dai veri amanti di questo genere musicale; per chi cerca melodie più ricercate e complesse questo dischetto è da evitare come la peste in quanto i Seventh Avenue hanno una solo cosa in testa: la velocità e l’aggressività. A loro non importa nulla dei cambi di tempo o di arricchire la canzone con orpelli tecnici e melodici, vogliono soltanto suonare musica veloce ed aggressiva.