Ottima proposta questa dei transalpini Sikh.
Il loro ‘One More Piece’ sugella l’accordo discografico con la teutonica Drakkar Records e ci catapulta indietro di qualche anno in piena esplosione nu metal / cross over.
Un prodotto moderno eppure oggi fuori moda, che fa leggermente il verso ai Korn dei primi lavori sfoderando un attitudine davvero inferocita. Parte ”The Quake’ e i ritmi si fanno subito serrati, un trend, questo, che difficilmente troverà altre scappatoie espressive nel corso del lavoro. Da questo punto di vista, gli intrecci di chitarra rappresentano delle assolute ottime basi: sempre dinamici e avvolgenti, nascondono un background tipicamente panteriano e non rinunciano mai a coniugare potenza e qualità anche in virtù dell’ottima produzione. L’unica eccezione è ‘Ballad Of The Harmless’, anche se in verità i suoi intenti sono decisamente sarcastici e non rapportabili al resto del lavoro. Il CD, dunque, scorre via veloce senza problemi, seguendo coordinate musicali piuttosto note tra i fanatici del settore.
Ai Sikh, comunque, vanno riconosciute sia delle ottime capacità strumentali che delle innegabili doti compositive, in questa sede ampiamente dimostrabili. Il loro, infatti, è decisamente un buon lavoro…