I Sinbreed nascono per volere del chitarrista Flo Laurin, che per la pubblicazione del primo album When Worlds Collide riesce a portare in pianta stabile in formazione il batterista dei Blind Guardian Frederik Ehmke, il cantante dei Seventh Avenue Herbie Langhans e il bassista Alex Schulz. Nel disco Laurin chiama anche come ospiti Thomas Rettke (Heavens Gate, Redkey), Morten Sandager (Pretty Maids), Joost Van Den Broek (Ayreon, Star One) e Oliver Lohmann (Courageous): i partecipanti a questo debutto non sono, insomma, degli sconosciuti.
L\’ottima produzione conferisce ai brani potenza e rocciosità al suono dei Sinbreed, sorretta in particolar modo dal drumming serrato di Ehmke e dal basso di Schulz. Fortemente incisivo e graffiante Langhans che dà una prova notevole nell\’interpretazione dei brani del bravo compositore e mente del gruppo Laurin.
Le tracce di When Worlds Collide infatti risultano piuttosto varie, senza mai essere differenti l\’una dall\’altra; l\’album scorre con scioltezza e risulta piuttosto corposo ed omogeno. E\’ proprio la struttura di ogni singolo brano a risultare variegata, ricontrando riferimenti a gruppi quali Heavens Gate, Grave Digger e Blind Guardian, ma anche Vicious Rumors e così via… Il pregio di questo debutto sta, infatti, proprio nel non essere un clone di un ben determinato album o gruppo, miscelando sapientemente il power sia europeo che americano.
Il debutto è composto da una decina di brani quasi tutti veloci, e senza fronzoli, in cui la chitarra di Laurin è sempre in primo piano con riff potenti ed efficaci soli, il cui effetto sarà quello di farvi scuotere la testa per tutta la sua durata. Durata che vi sembrerà anche troppo breve per l\’interesse che suscita nell\’ascoltatore.
Nulla di nuovo all\’orizzonte per carità, ma Laurin e soci hanno realizzato un prodotto di ottima fattura.
Per tutti gli amanti del power in tutte le sue sfaccettature, in particolare quella più thrashy.