“Canta’Tronic” è il secondo album degli SnakeSkin, side project di Tilo Wolff dei Lacrimosa. Non conosco il lavoro precedente, per cui non posso fare confronti con quel disco, tuttavia per quanto riguarda il confronto con gli album dei Lacrimosa anche in questo caso il tasso di pretenziosità è molto elevato. La musica contenuta in “Canta’Tronic” è infatti un misto di elettronica e gothic (cosa peraltro già sperimentata molte volte da molta gente) con un tasso di pomposità e, come già evidenziato, di pretenziosità fin troppo elevato (e da questo punto di vista come ho già scritto mi viene subito in mente il gruppo principale di Tilo, che non apprezzo e che trovo soffra parecchio proprio di queste pecche). Andando più nello specifico, le tracce che mischiano elettronica danzereccia con la voce di Kerstin Doelle (che pare sia una cantante lirica) non mi convincono decisamente (l’accostamento tra il cantato di Kerstin e la musica molto elettronica mi risulta abbastanza orrendo), tuttavia non mi sono sembrati migliori i pezzi più “tranquilli”, che al posto dell’elettronica ballabile presentano un’atmosfericità più elevata e alcune sperimentazioni (per esempio dei cori sul cui cantato sono state applicate delle distorsioni) più irritanti che interessanti.
Insomma, alla fine è evidente quanto gli SnakeSkin abbiano tentato di proporre qualcosa di nuovo, tuttavia secondo me si prendono troppo sul serio (questo disco mi sa molto di “puzza sotto il naso”) e i risultati non sono abbastanza interessanti per non irritarmi. Se devo sentire dell’elettronica con degli innesti gothic allora preferisco le tamarrate dei vecchi dischi dei L’Ame Immortelle (“Dann Habe Ich Umsonst Gelebt” su tutti), per quanto l’intenzione di fondo sia differente…