Le vecchie glorie continuano a ruggire, non c’è nulla che si possa fare per fermare macigni di heavy metal che continuano a fare incetta di buoni dischi o, addirittura, riescono a raggiungere i fasti del loro passato, almeno compositivamente parlando e non certo a livello di vendite. Da questo punto di vista i Sodom sono dei carri armati che non hanno la minima intenzione di fermarsi o di dare segni di cedimento alcuno, ma proseguono dritti sulla loro strada lastricata del thrash metal più teutonico ed oltranzista di sempre, essendo anche loro tra i padri fondatori del genere in terra di Germania. Diciamo che la sacra triade del thrash tedesco gode di buona salute, ma forse i Sodom sono quelli che se la stanno passando meglio rispetto ai colleghi Kreator e Destruction e le ultime uscite discografiche ne sono la conferma.
Oggi arriva quindi il tredicesimo album del trio capitanato da Tom Angelripper e si ripresenta con un lavoro della solita potenza ed ignoranza, con una buona percentuale di marciume organizzato ed un’attitudine votata al sano impatto frontale senza lasciare spazio ad inutili fronzoli. Certo, ormai è impossibile chiedere a band del genere di inventarsi qualcosa di nuovo, ma per noi è sufficiente che riescano a registrare nuova musica con il piglio giusto ed il presente “In War And Pieces” ha tutte le carte in regola per configurarsi come un’ottima uscita, anche se non certo fondamentale nella discografia del combo germanico. I trademark dei Sodom ci sono tutti: il vocione urlato di Tom, chitarre graffianti e potenti, drumming veloce e dinamico ed una canzone cantata in lingua madre. Con tali premesse cosa si può dire d’altro? Assolutamente nulla, se non che le canzoni risultano essere di qualità leggermente superiore a quelle contenute nella release precedente del 2006 (va di fatto escluso “In The Final Sign Of Evil”, nient’altro che una ri-registrazione del primo Ep della band dal titolo “In The Sign Of Evil”). Una ritrovata freschezza compositiva si fa sentire, anche se non si può certo parlare di un capolavoro che tiene testa, per esempio, a tale “Agent Orange”, ancora oggi ritenuto a ragione il punto più alto della discografia del gruppo.
Va infine segnalato che “In War And Pieces” esce in un’edizione limitata comprendente anche un bonus cd con la registrazione audio del concerto tenutosi al Wacken nel 2007 in occasione del venticinquesimo anniversario della band, già ripreso in versione video nel monumentale dvd “Lords Of Depravity Pt. II”.
Che dire? Se amate i Sodom, allora non lasciatevi scappare anche questa uscita a firma del trio teutonico, ma non consideratela niente più che un altro ottimo tassello aggiunto ad un puzzle già completato nelle sue parti fondamentali, ma ancora non finito. Bravo zio Tom, anche stavolta non sei riuscito a deluderci e per questo ti vogliamo bene.