Andy Allendörfer, singer e fondatore della band, ci ha lasciati nel 2005 a causa di un incidente stradale e, da allora, i suoi Squealer non sono stati più gli stessi. Nati nel lontanissimo 1984 nel cuore di una scena teutonica in pieno fermento, i nostri hanno saputo comporre album davvero buoni soprattutto in riferimento alle pesanti influenze musicali tedesche.
Oggi, gli Squealer si ripresentano sulle scene con un nuovo cantante (Norbert Vornam al posto del più famoso Gus Chambers) e con un sound decisamente più moderno e compatto. Assolutamente figlio del suo tempo, dunque, ‘The Circle Shuts’ sembra in parte rinnegare le influenze del passato per gettarsi a capofitto nella stesura di brani piuttosto ibridi ma dall’impatto sempre considerevole. Heavy metal, thrash e velleità moderniste si fondono insieme in una maniera che, però, a conti fatti non lascia soddisfatto nessuno: il songwriting è farraginoso, spesso forzato e privo di quella genuina passione per il genere che animava i primi lavori. Ci sono brani interessanti e ‘New Saviour’ è forse l’esempio più calzante, ma l’album non decolla mai veramente e alla fine si rimane irretiti in un marasma di idee mal coordinate e poco felici.
Insomma, con ‘The Circle Shuts’ gli Squealer dimostrano per la seconda volta che, senza Andy Allendörfer, non sono più la band che avevamo imparato a conoscere…