A tre anni di distanza dall’uscita dell’ omonimo album di esordio tornano gli Starbreaker di Tony Harnell, Magnus Karlsson e John Macaluso, personaggi questi tutti parecchio famosi all’interno del music business proprio per le loro collaborazioni con artisti come Malmsteen, TNT, Allen/Lande …

“Love’s Dying Wish” è un album che vede una certa evoluzione sonora all’interno del sound della band e oltre al solito melodic rock che aveva influenzato il debutto, troviamo una vena maggiormente oscura realizzata mediante l’ausilio di suoni dall’impatto moderno e decisamente più aggressivi rispetto al passato come cappita proprio nell’opner “End of alone” che trova inoltre l’impiego di parecchi effetti. Tra una voice over e l’altra l’album scorre via parecchio bene e l’impressione generale è sicuramente positiva complice anche un songwriting parecchio ispirato e che cerca di andare oltre rispetto a quanto fatto in passato da questi artisti, sia all’interno della band sia per quanto riguarda i progetti che li hanno visti protagonisti in questi anni.

Un ottimo sequel dunque che si rivela ancora più ispirato del precedente album.

A proposito dell'autore

Post correlati