Attivi da un paio d’anni, i baresi Stench of Dismemberment, band nata dalle ceneri dei Penis Leech, si presentano con il loro debut album “Cannibalistic Urge” pubblicato dalla Permeated Records, label nostrana giovane ed attivissima in campo death metal, che si sta facendo un nome nell’ underground grazie alla promozione di gruppi molto validi ( consiglio di fare un salto nel loro sito per farvene un’idea ).
“Cannibalistic Urge” è un mini cd di 5 pezzi di viscerale brutal death metal impreziosito, come di consuetudine, di parti grind; un album che per quanto ancorato ai clichè del genere, testi gore, introduzioni prese da film horror di chissà quale serie e voce cavernicola, risulta godibile e per niente derivativo. Soffocanti nelle partiture lente, grazie anche ai profondissimi growling vocals ad opera di Diego Fanelli, quanto devastanti in fase di accellerazione gli Stench of Dismemberment si fanno notare anche per le atmosfere malate che pregnano le loro canzoni, prendendo a piene mani dalla leggendaria scuola statunitense di Enmity, loro compagni di etichetta, Brodequin e Cenotaph, senza dimenticare ovviamente i maestri Suffocation ,anche se in tono minore, e Deeds of Flesh ( “Trading Pieces” farà sicuramente parte della loro playlist giornaliera); da non sottovalutare inoltr la componente tecnica, compatta e precisa, senza la quale finirebbero per diventare solo rumore fine a se stesso.
Ripeto, quest’album non sarà il massimo dell’originalità , francamente non si può pretenderla e tantomeno si vuole pretenderla da questo genere, e chi non è abituato a tali sonorità troverà difficilmente digeribile la loro proposta, ma se siete alla ricerca della brutalità e di qualcosa fottutamente malato, allora è bene che facciate vostro questo album, non ve ne pentirete. Keep it sick!