“There Be Squabbles Ahead” è stato davvero una bella scoperta! Sebbene sia uscito nel 2006 mi è arrivato solo ora, e confesso che prima non avevo mai sentito parlare degli Stolen Babies e della loro musica “sbilenca”… già, “sbilenca” è un termine molto adatto per descrivere questo strampalato miscuglio avanguardistico che innesta elementi postpunk, hardcore e industrial su una base decisamente metal, utilizzando come collante un immaginario circense piuttosto teatrale di stampo Burtoniano. Gli Stolen Babies richiamano un po’ gli Sleepytime Gorilla Museum (i quali, a quanto leggo, hanno dato loro una mano durante la realizzazione del disco), ma sono più orecchiabili ed hanno una loro personalità, risultando alla fine facilmente accattivanti, pur non essendo banali. In “There Be Squabbles Ahead” troviamo quindi un po’ di tutto ed aggressione e melodia sono mescolati perfettamente in uno schizoide susseguirsi di marcette, assalti frontali, stacchi isterici e momenti che si stampano in mente fin dal primo ascolto. Merita una citazione particolare Dominique, cantante capace di esibirsi in prestazioni molto varie e sempre convincenti, le quali sono comunque perfettamente accompagnate da una parte strumentale che non sfigura mai.
Grotteschi, scalcinati, pazzoidi, deviati, sperimentatori ed anche ruffiani: gli Stolen Babies sono tutto questo ed altro ancora. Come dicevo all’inizio, quindi, davvero una bella scoperta (sebbene ci siano ancora alcune imperfezioni da sistemare, ma sono cose da poco), che non posso che consigliare a chi apprezza il metal moderno più contaminato e bastardo.