Stream Of Passion - Embrace The Storm

Arjen Anthony Lucassen ci prova ancora.
Dopo il consolidato successo degli Ayreon e le fortunate divagazioni artistiche con Space One ed Ambeon, il geniale chitarrista olandese costruisce ex novo questi Stream Of Passion, ensemble di gothic prog raffinato ed etereo. “Embrace The Storm”, questo il primo lavoro ufficiale della band, si compone quindi di dodici brani affascinanti, molto eterogenei nel complesso e sicuramente slegati da ogni tipo di condizionamento stilistico. Lucassen si dimostra ancora una volta in grande forma: la sua verve creativa non la si scopre di certo oggi, immancabilmente condizionata da una predilezione per il progressive tout court e sempre all’opera su registri qualitativi elevatissimi. Questo “Embrace The Storm”, però, ci conferma anche la sua particolare bravura in qualità di talent scout: gli Stream Of Passion, infatti, si compongono di ottimi strumentisti (tra i quali lo svedese/americano Lori Linstruth) e di una cantante formidabile, Marcela Bovio. La ragazza messicana, per l’occasione impegnata anche al violino, ostenta sin dai primi brani un’elegante impostazione vocale, per certi versi riconducibile all’operato delle più note Sharon Den Adel (Within Temptation) e Anneke Van Giersbergen (The Gathering). Partendo da questa base di fondo, gli Stream Of Passion appesantiscono non poco la loro proposta musicale, impreziosendo le proprie composizioni di emblematiche sfumature trip hop e dark. Sintomatiche, in questo senso, le romantiche strofe di “Nostalgia”, elegante rendezvous metallico, e di “Wherever You Are”, particolarmente efficace in virtù di un refrain oltremodo curato. L’approccio, se vogliamo aristocratico, che contraddistingue queste dodici fantasie musicali rende omaggio, dunque, alla smisurata passione che lega Lucassen al mondo della musica di qualità. Non vi sono velleità commerciali in un lavoro come questo, in cui tutto segue una logica strettamente personale ed impopolare.
“Embrace The Storm”, per concludere, è l’esempio emblematico di come si possa comporre un album in maniera colta e raffinata, tralasciando ogni possibile ambizione mainstream.