Dopo ben quattro anni da “Restoration”, cui seguì un “best of” a titolo “Destination”, tornano sulle scene gli svedesi STREET TALK capitanati dal tastierista Fredrik Bergh, forti di un contratto con la sempre più prolifica MTM Music.
La produzione, molto morbida, rende appieno il valore degli undici brani cantati dal sempre bravissimo Göran Edman (noto anche per lavori con Kharma, Madison, John Norum, Yngwie Malmsteen, Glory, Brazen Abbot), qui quanto mai ispirato.
I nostri ci propongono un album di AOR/Melodic Hard Rock di ottima fattura, forse non sempre originali ma che sicuramente sapranno regalarvi tre quarti d’ora di grandi emozioni; devo ammettere che “V” ha preso in ostaggio il mio stereo e il mio lettore portatile. Le melodie vi si stamperanno con estrema facilità inmente tanto da ritrovarvi a canticchiare i semplici, ma efficaci, ritornelli con naturalezza come se l’album lo aveste conosciuto da sempre.
Riff decisi e tastiere mai troppo invadenti che fanno da importante contorno rendono comunque sufficientemente dinamico l’evolversi dei brani che scorrono con scioltezza, pure troppa. Infatti il tempo scorre via veloce, troppo veloce, e vi dispiacerà mettere la parola fine, avrete bisogno di risentirlo per rigustarlo.
Come non farsi trascinare da brani quali la grintosa “Just A Little Appetizer”, la stupenda dolce “Brother Sun And Sister Moon”, la possibilista “If I Could” (bellissimo il trascinante ritornello); ma anche la sognante “At The End Of The Day”.
E’ un vero e proprio peccato non citare anche gli altri brani perchè, mi ripeterò ma forse è meglio ribadirlo, “V” è un album che si deve gustare tutto per intero, piazzare nell’autoradio della propria macchina e gustarsi un bellissimo e calmo viaggio.
A mio avviso questo “V” è sicuramente uno degli album più belli che il 2006 ha prodotto fino ad ora. Segnatevi questo titolo nella lista della spesa. Da avere.