Si scrive Syanide Kick ma si legge “altra riesumazione di un gruppo sleazy glam anni ’80 da parte della Perris Records”.
Non conoscendo il gruppo e non essendo il disco accompagnato da alcuna informazione a riguardo cerco in rete ed apprendo così che “Syanide Kick was another Sunset Strip band overlooked by major labels”, ma aldilà di questa informazione che colloca con più precisione il gruppo da un punto di vista geografico/temporale (stiamo parlando di Los Angeles, per chi ancora non avesse capito) francamente non c’era affatto bisogno della precisazione, nè tantomeno dello stupore velato da amarezza per quel che riguarda la sorte toccata al gruppo.
Jaime Fonte, che qualcuno ricorderà in seguito nei Tuff, Freddie Ferrin, poi nei Big Bang Babies, e soci ci propongono 38 minuti sulla scia dei classici schemi del party metal di gruppi come Motley Crue, Poison (ascoltate “Let Me Down Easy” e capirete perchè), Bulletboys e simili, ma purtroppo senza quella scintilla che ti accende e ti brucia istantaneamente e che un disco del genere dovrebbe sempre avere. Non che i pezzi siano poi così brutti, ci mancherebbe, ma scontati e piatti, ecco, e non certo per colpa l’assimilazione da parte mia delle molteplici uscite successive o più o meno contemporanee (vedere in proposito ad esempio quanto detto per i contemporanei e di tutt’altro livello Roxx). Se escludiamo la blueseggiante “I’m Lost”, la già citata “Let Me Down Easy” o la catchy “Young And Wild” c’è veramente poco da salvare dall’oblio, includendo nella lista i soliti testi stupidi ma che ci fanno sempre sorridere e che il genere “richiede” (“In You Or On You”, “Legs Up High!” giusto per fare qualche esempio).
La produzione è in linea con quelle dei gruppi emergenti di quegli anni, senza ritocchi e correzioni da parte dell’etichetta texana, cosa che di questi tempi è anche un pregio, e con questo credo di avere concluso le cose da dirvi e di poter terminare la recensione.
Solo per fan incalliti del genere.