Ispirato ai classici del Power Metal questo nuovo progetto “Kaktus” del chitarrista francese Sylvain Rouveries, arriva pronto per raggiungere il suo onesto obiettivo di catalogarsi tra quelli che anche proponendo un cast davvero eccezionale, viaggiano lentamente senza infamia e senza lode nel suo sfogo di album metal. “Superstition” arriva oggi offrendo delle belle canzoni pieni di riferimenti melodici e  soprattutto di duro power metal rifacendosi a strade percorse da band piu’ blasonate come Avantasia, Masterplan e Metalium.

Il disco comunque resta il fatto che rimane un validissimo prodotto, da ascoltare tutto di fila. Diretto e potente come Dio Metallo comanda, ma resta il fatto che a parte le splendide prove dei vari Dimeo, Basse e Somerville alla voce, e le chitarre rocciose dei vari chitarristi oltre che del fondatore, non riesce mai a farti sobbalzare dalla sedie e pensare a qualcosa che ancora non avevi mai sentito prima d’ora. Sara’ vero anche che questo progetto, forse ha solamente la necessita’ di farsi conoscere per quello che è, un album fatto da tanta passione al fine stesso di essere niente di piu’ che un album piacevole e ben riuscito con una semplice ricetta alla base di tutto, quella di puntare su un heavy metal quadrato e anthemico ideale per essere proposto su un palco per le battaglie. Tredici le tracce di “Superstition” arricchite nel finale dalla non validissima cover di “Bohemian Rhapsody” dei Queen.

In conclusione non si puo’ quindi pensare alla lode per un album che forse manca solo di genialita’ ma che si affida alla tradizione che difficilmente viene disprezzata dal metallaro che c’è in ognuno di noi quella del puro heavy metal. Un buon album in generale, che merita almeno un arrivederci.

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