“Heart’s Blood” non è un disco difficile da recensire, poichè si tratta di un lavoro ben fatto nel suo genere, ma assolutamente derivativo. Ho quindi l’impressione che se vi piace il gothic rock questo album potrebbe interessarvi, altrimenti potete vivere benissimo senza (anche perchè in caso siate interessati a conoscere questo tipo di musica prima di “Heart’s blood” dovreste ascoltare i dischi fondamentali). I Tenebre devono infatti praticamente tutto ai The Sisters Of Mercy (qualcuno potrebbe dire che devono tutto ai The 69 Eyes, ma questi a loro volta attingono a piene mani dalle sorelle, per cui il cerchio si chiude…), poi va ammesso che quello che fanno lo fanno bene, tuttavia non si può soprassedere sul fatto che la band non offre niente di nuovo ad un ascoltatore avvezzo a sonorità ormai vecchie di anni. Voce profonda, arpeggi elettrici, basso pulsante, melodie che fanno presa ed atmosfere “cupo ruffiane”, ecco gli elementi dei 10 brani presenti su questo cd. Brani tutti di caratura dignitosa, tra l’altro, nonostante si possano segnalare “Mistress of the dark” e l’opener “Silver flame”, che ai primi ascolti colpiscono di più (forse per l’abbondante dose di ruffianeria di cui sono dotate) delle altre tracce.
Altro da dire non c’è, se vi interessa questa musica un’ascoltata al disco potete darla, se siete incuriositi dal genere ma ancora non possedete le pietre miliari dovreste fare vostri i dischi delle sorelle (almeno “First and last and always” e “Some girls wander by mistake”), in tutti gli altri casi invece potete tranquillamente ignorare questa fatica dei Tenebre.