I The Foreshadowing sono per me un mistero… con “Oionos” è successa la stessa cosa che mi era capitata con il debutto, e cioè ho sentito tantissimi lodare un album che, seppure apprezzabile, non mi è sembrato particolarmente notevole. I nostri connazionali continuano a proporci un gothic doom (questa volta ancora più cupo rispetto al lavoro precendente) di buona caratura, ma sostanzialmente senza elementi innovativi. I My Dying Bride sono infatti una evidente fonte di ispirazione e, come scrivevo già qualche anno fa, ci si avvicina alla musica della band pensando ad un qualcosa che si colloca a metà strada tra i Katatonia del vecchio e del nuovo corso. Oltre a questo il pezzo che più mi è rimasto in testa non è un brano originale, ma la cover di “Russians”, il che non è proprio un aspetto positivo (ho sempre apprezzato Sting, comunque). Va segnalato infine come l’album abbia una forte sensibilità melodica e la voce sia sempre pulita, inoltre anche strumentalmente non si sconfina mai realmente nell’estremo, il che rende il tutto più fruibile anche da orecchie non avvezze agli aspetti più ostici del genere proposto.
“Oionos” è comunque un lavoro apprezzabile nel suo genere che non dovrebbe dispiacere agli appassionati del gothic doom, tuttavia la strada che percorre è stata solcata già da altri e da tanto tempo, per cui non credo che lascerà il segno…