Che piacere ascoltare demo come questo “Project: delay”; un vero e proprio concentrato di genialità allo stato puro tutto gridato in faccia all’ascoltatore che, ignaro si appresta ad una prima analisi della proposta dei tre romani. I TLW sono autori di qualcosa che sfugge alle ordinarie definizioni, ma che senz’altro posa le sue fondamenta principalmente su death metal e crossover nella loro essenza più violenta e brutale. Un sound sorprendente che non fa altro che variare continuamente nell’incalzare della tracklist così come all’interno delle songs stesse, spiazzando continuamente l’ascoltatore che non riesce a fissare punti di riferimento. E’ così che nasce la continua alternanza di giri ipnotici, groove ed esplosioni di violenza di brani come “10/09/03”, l’opener del demo. Tra le otto tracks del platter, ottimamente prodotte e quasi impossibili da descrivere per i repentini quanto sorprendenti cambi di tempi e soluzioni, è difficile avere delle preferenze data l’ottima fattura che le contraddistingue tutte. Per gusti personali citerei “Wall Of Silence” costruita sulla falsa riga dell’opener con il singer Enrico H. che mostra una versatilità vocale unica spaziando senza difficoltà da clean vocals stile Serj Tankian a screams tirati e taglienti e per finire a growl più bassi e guttutali. Un lavoro sorprendente che ha il pregio principale di non lasciare mai indifferenti, grazie a soluzioni tanto originali quanto coinvolgenti. Spero che la prossima volta che mi troverò a recensire una fatica dei TLW sarà per un full lenght con un’etichetta seria… perchè nella mediocrità generale band come questa possono fare soltanto del bene al metal e a chi le supporta.