“Den Of Thieves” non è un disco nuovo, è infatti uscito in Canada nel 2005 ed è il secondo disco dei The Trews, band che, dopo numerosi riconoscimenti in patria (si parla di due dischi d’oro e di sei singoli entrati in top ten) è stata alla fine portata anche qua da noi. Sinceramente non capisco il motivo di tanto entusiasmo. I The Trews hanno infatti prodotto un dischettino di rock tutto sommato gradevole, ma decisamente derivativo. I quindici pezzi che compongono “Den Of Thieves” offrono un rock che spesso assume venature grunge e che ogni tanto si ammanta di influenze southern, il risultato finale non è comunque mai veramente notevole, seppur ci si attesti su un livello sufficiente. Si nota tra l’altro una certa sudditanza del gruppo nei confronti di R.e.m. e Pearl Jam, band che vengono richiamate più volte.
Alla fine molto altro da dire non c’è, “Den Of Thieves” è un lavoro tranquillamente sufficiente, ma altrettanto tranquillamente evitabile. Insomma, a meno di forti spinte pubblicitarie non penso proprio che i The Trews otterranno anche in Europa dischi d’oro e singoli in top ten.