Se c’è un aggettivo adatto per descrivere questo disco, allora è senza dubbio “insipido”. I The Way sono infatti autori di un rockettino scialbo e moscio, che probabilmente vorrebbe essere adatto alle radio, ma che in realtà non ha un briciolo della ruffianeria che serve per sfondare in quell’ambiente. Le 14 canzoni che compongono “Frequency Of Spirit” sono vuoto spinto, quasi 55 minuti di niente (c’era proprio bisogno di fare durare il disco così tanto?). Che poi l’album non è che sia incredibilmente brutto, è che semplicemente non sa di niente. Ogni tanto c’è un qualche minimo segno vitale, come in “Just the thought of you”, ma è poco più che un sussulto, ed in mezzo al piattume generale si perde. Ah, tra l’altro ho letto che dietro a questo disco ci sono dei nomi conosciuti, ma sinceramente io non ho mai sentito nulla di questi musicisti.
In conclusione non me la sento di assegnare una sufficienza a “Frequency Of Spirit”, perché pur non essendo una cosa insopportabile, mi ha abbastanza infastidito. Per farla semplice, i The way sono una versione scadente dei Bon Jovi, e con questo ho scritto davvero tutto.