Interlocutorio split per due band italiane che comunque vanno tenute d’occhio, soprattutto i pazzi e geniali emiliani Malnàtt. Lo split si apre con i nuovi brani di Thodde, autore umbro che ha già regalato due demo molto personali ed eterogenei. Dopo l’intro di rito, ‘A Cold Wind’ sembra finalmente mettere le cose a posto e dare a Thodde la giusta ispirazione, e soprattutto in questa canzone Thodde riesce ad esprimersi in maniera compatta senza risultare troppo dispersivo. Ma è un’illusione perché poi si ritorna con il ‘solito’ Thodde: gruppo dallo stile inqualificabile nel quale si intrecciano forse troppe influenze. ‘She Creeps Among The Naked Stones’ ha un appeal horrorifico niente male, ma i momenti solisti sono da rivedere e la conclusione del brano si risolve con il caos puro. La musica è originale e questo è un punto a favore dei Thodde, ma è troppo diversificata al proprio interno; meglio la ballad conclusiva che dimostra la bontà della band se riuscirà a focalizzarsi maggiormente su un unico genere o influenza musicale. La presenza dei Malnàtt stavolta non regala grossi sussulti poiché di questo split due sono le cover (Moonsorrow e Storm), due i brani vecchi qui rivisitati e solo una canzone nuova. Quest’ultima delude perché la metrica del cantato deriva palesamente sia in parte dall’ottimo brano dei Limbonic Art ‘Sources To Agonies’ che da ‘Through Gleams Of Death’. Meglio soprattutto l’originale ‘Miseria’ della riedizione qui presente, mentre ‘La Vanpira’ resta piuttosto inalterata. I suoni dei Malnàtt stavolta sono migliori, ma sono come messi in lontananza, forse un po’ troppo profondi e quindi alla fine risultava più incisiva la vecchia produzione adottata su ‘Perle Per Porci’. Le due cover sono godibili, ma si spera che l’originalità della band non venga influenzata dal richiamo del nord, specie quello di band come Moonsorrow e Finntroll, ma rimanga la radice emiliana a farla da padrona. Si vedrà.

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