La band svedese dei “Thornium” nasce nel 1993 e a diciannove anni si sono riusciti a ritagliare un piccolo spazio nell’immenso mondo del metal estremo. La passione degli scandinavi per il black metal prosegue, nonostante l’inizio della seconda ondata di questo sottogenere ebbe epicentro proprio in quei paesi ormai molti anni fa. Con all’organico 3 full length: ” Dominios of the Eclipe” 1995, “Mushroom  Clouds and Dusk”   2009 e “Fides Luciferius” 2010; la band affonda le proprie radici in un sound violento improntato più ad una inclinazione dell’aspetto macabro dei brani che su quello tecnico strumentale.

La lunga attesa che i fans hanno dovuto sopportare per circa undici anni, dal 1995 al 2009, ha ripagato con una gruppo più coeso e affiato che mai, tecnicamente pronto e agguerrito per lanciare i due cd di resurrezione sulla grande scena.  Già nel 1995 Thornium rilasciano ‘Dominions Of The Eclipse’ il loro album di debutto, ma non molti si accorsero di questo lavoro. Comprensibile, perché fu il periodo di maggiore ascesa del black metal dopo la seconda ondata che partì nei primi anni del 1985. La Records Soulseller ha pensato, essendo che questo album non ha avuto l’apprezzamento dovuto nel suo periodo di uscita, di offrirgli una seconda chance con materiale musicale aggiuntivo.

Anche se è una rimasterizzazione, il suono rimane ancora molto sottile e potente, garantendo un ascolto fluido in un sound tipicamente violento e di grande impatto sonoro. Con uno stile semplificato rispetto alla primissima produzione, si riscontrano forti influenze nei riff dei conterranei Marduk e di band norvegesi di spicco. In linea generale presenta un’accettabile qualità e conferma quella che sono le sonorità degli ormai datati brani del genere del mondo scandinavo, ma con strumentazione e montaggio attuale. Quindi se vi aspettate un album dall’alto livello qualitativo, avete sbagliato cd, ma certamente un disco che nel suo piccolo andava sicuramente spolverato e valorizzato. Diciamo che è la fotografia esatta di quello che erano i Thornium nella metà degli anni novanta, certamente ben differenti da quello che sono oggi.

A proposito dell'autore

Post correlati