Una gustosa sorpresa nel panorama underground italiano rappresentano questi Tod (morte in tedesco). Nati a Bologna nel gennaio del 2002, dopo vari cambi di line-up, riescono finalmente a registrare questo “Black Vengeance”. Cosa suonano i Tod? Beh black metal vecchio stile, un vero e proprio tributo a Darkthrone e Carpathian Forest aggiungerei io (due bands che adoro). Vuoi per i tempi lenti e cadenzati, vuoi per le melodie marcissime e vuoi per le dissonanze dei riffs potrebbero esser paragonati solo ai gruppi sopra citati. Il demo è composto da cinque canzoni intro compresa, cinque esempi che una produzione sporca e scarna (fatta in casa, in questo caso) può essere davvero utile (cosa che molti gruppi black non capiscono, ottenendo spesso un sound più consono ad un gruppo power) e soprattutto che spesso, il minimalismo musicale riesce ad essere molto efficace. Quindi riffs semplici e sporchi, melodie semplici ma di gusto che ci catapultano in una dimensione fatta di morte ed orrore ed un cantato straziante sono la formula vincente dei Tod. Sin dai primi secondi dell’intro i Tod ci trasportano violentemente in una dimensione sì malvagia, ma anche suggestiva e malinconica. Inutile citare una canzone in particolare, sono tutte di ottimo livello e tutte sembrano legate da un unico filo conduttore. “Bound In Blood”, “Lost black Soul”, “Plenilune of Sorrow”, “Absolute Terror field” e “Black Vengeance of Death” sono sicuramente canzoni da aspettare perchè rappresentano il biglietto da visita di una nuova giovane band che ha tanto da dire, dateci un’ascoltata non ve ne pentirete! Dimenticavo, il demo è scaricabile interamente dalla loro home page, quindi non vi costa nulla!